La notizia è arrivata ieri in serata: il Tar ha sospeso le deroghe del Veneto e parte del calendario venatorio regionale accogliendo due ricorsi della Lac (Lega per l'abolizione della caccia). Analizzando i due distinti provvedimenti, il Tar ha da una parte sospeso la validità della delibera della giunta regionale che ha dato l'approvazione alle deroghe fissando l'udienza al prossimo 11 novembre e lo ha fatto accogliendo il carattere d'urgenza della richiesta animalista, che consente in questi casi, di non sentire le ragioni della controparte.
Per quanto riguarda il calendario venatorio, il Tar, preso atto delle richieste della Lac, ha sospeso il regolamento stagionale in merito ai seguenti punti: “L'uso del piccione domestico come richiamo vivo per il colombaccio; la caccia vagante a dicembre e gennaio; la possibilità di immissione della pernice rossa e il conseguente pericolo di ibridazione con specie autoctone; e la caccia a specie sempre più rare come il "combattente" e la "moretta”.
Al comprensibile entusiasmo di Andrea Zanoni, noto esponente dell'associazione animalista autrice dei due ricorsi, che per l'occasione ha chiesto le dimissioni dell'assessore Donazzan e ha dichiarato “È una giornata memorabile, questo è un doppio siluro alla giunta Galan”, risponde sicuro l'europarlamentare Sergio Berlato anticipando le mosse dell'assessore Donazzan e della giunta: “L'euforia degli anticaccia durerà una giornata. La Regione ha pronta una nuova delibera”. Secondo le anticipazioni di Berlato la delibera potrebbe quindi già arrivare nella giornata di oggi ed essere immediatamente esecutiva: “Da domani i cacciatori potranno sparare secondo le deroghe previste dalla Regione” ha infatti dichiarato ieri Berlato.