La sezione di
Federcaccia di Pordenone esprime il proprio rammarico in merito ai
tempi di emanazione del provvedimento
dell'ASS 6 che impone la vaccinazione antirabica ai cani da caccia: "sarebbe stato opportuno - spiega il Presidente Fidc di Pordenone Bruno Ius - che questo provvedimento di vaccinazione fosse stato adottato in termini utili, prima dell'avvio dell'attività venatoria, e non nel cuore della stagione di caccia".
Il ritardo penalizza direttamente i cacciatori che si trovano a dover sacrificare alcune giornate di caccia visto che non possono usufruire del lavoro dei propri cani, il provvedimento infatti impone la "ferma" degli animali per 21 giorni dall'immunizzazione. "Ribadito che la nostra associazione nulla oppone ad un provvedimento che ha rilevanza collettiva" - continua Ius - "riteniamo che sia stato del tutto intempestivo e abbia compromesso l'attività venatoria con l'ausilio dei cani".