La decisione di sospendere la caccia in deroga presa dal
Tar del Veneto è stata accolta con
soddisfazione dal gruppo consiliare dei Verdi che ha
osteggiato il provvedimento sin dall'iniziale legge regionale, tramite migliaia di emendamenti che hanno portato l'assessore Donazzan a tentare un'altra via: quella della delbera di Giunta.
''Il Tar del Veneto ha distrutto la politica sulla caccia della Regione e questo e' un primo passo di civiltà e altri devono seguire''. L'accoglimento dei ricorsi della Lac ''E' il risultato - continua Bettin - dell'iniziativa durissima che abbiamo condotto in Consiglio regionale con l'appoggio delle associazioni ambientaliste e della stessa opposizione''.
Bettin ha ribadito quanto espresso recentemente dal suo partito, ossia che i cacciatori veneti godrebbero di particolari privilegi grazie aderoghe e concessioni continue, che "espongono l'Italia a critiche, denuncie e condanne in sede europea e che, soprattutto, producono un danno gravissimo al patrimonio naturale della nostra regione e non solo''.
''Le allusioni dell'assessore Donazzan - conclude Bettin - a una 'sentenza politica' emessa, secondo l'ex esponente di An, da 'giudici comunisti' che interverrebbero a difesa 'del soviet di peppole, pispole, fringuelli'- sono del tutto infondate''.
(Libero)