L'Enpa di Savona chiede più territorio protetto e si oppone fermamente all'ipotesi della costituzione di una nuova riserva di caccia in Valle Bormida, dove alcuni privati sembra siano intenzionati ad affittare i territori migliori dal punto di vista faunistico (così recita una nota di Enpa riportata da alcuni quotidiani locali), per dare vita ad un'azieda agrituristica venatoria, dove sarà permesso cacciare tutto l'anno cinghiali, caprioli, volpi, fagiani, pernici, lepri. “La vita di ogni animale – recita ancora la nota di Enpa – sarà messa in vendita per il divertimento degli 'sportivi cacciatori'”.
A fronte di questa possibilità, che l'Enpa di Savona attribuisce ad un noto petroliere genovese già presente con riserve di caccia di Piana Crixia e Mioglia, la stessa associazione richiede invece che l'area, almeno in parte venga destinata a parco regionale.
Sempre in tema di aree protette l'Enpa si associa alle preoccupazioni espresse dal Sindaco di Cairo Montenotte (SV) per l'area protetta dell'Adelasia, che potrebbe a breve rientrare tra i territori agro silvo pastorali. La Protezione animali savonese si dice però terrorizzata per la mancanza, tra le dichiarazioni del sindaco Fulvio Briano, di qualsiasi riferimento alla fauna selvatica che vive nei boschi della zona “l’acquisto effettuato da Regione, Provincia e Comuni non lascia molte speranze per la vasta e preziosa biodiversità che è riuscita a sopravvivere alla caccia fino ad oggi esercitatavi”.