“I cacciatori sono persone e credo che per loro si possa celebrare una Messa” così è intervenuto il Vescovo di Savona Vittorio Lupi, attaccato semplicemente perchè celebrerà la tradizionale messa di Sant'Uberto (Santo protettore dei cacciatori), in programma domani pomeriggio alle 15 a Savona.
L'evento è oggetto di numerose polemiche scoppiate in seguito alla presa di posizione del presidente della provincia Angelo Vaccarezza, che si è impegnato pubblicamente per restituire dignità alla caccia e rivalutare la figura del cacciatore appoggiando la serie di manifestazioni che accompagnano l'appuntamento religioso.
Le accuse sono giunte in particolar modo dall'Enpa di Savona, associazione che sembra aver fatto della battaglia alla caccia la propria missione. “Ribadisco – ha precisato Lupi - che i cacciatori sono persone ed è giusto che anche a loro venga offerta la possibilità di confrontarsi con la parola di Dio. Il Vescovo ha poi aggiunto “Io non sono un cacciatore, ma forse questa attività in certi casi è necessaria. Mi hanno spiegato che in certe situazioni i cinghiali fanno grossi danni alle coltivazioni e quindi, forse, occorre accettare che, in questi casi, la caccia sia una delle vie per risolvere il problema”.
Anche il quotidiano locale Il Ponente ha preso le distanze dall'iniziativa pubblicando oggi un articolo che stigmatizza l'appoggio alla caccia dell'amministrazione e l'atteggiamento benevolo del vescovo.
L'articolo della giornalista Valeria Rossi, riprende alcune lettere inviate dai lettori per esaltare un clima di indignazione che francamente non riusciamo a comprendere. “Fa bene al cuore rendersi conto che cose come la “benedizione dei cacciatori” non vengono apprezzate (o ignorate) da tutti i cittadini, ma che esiste ancora qualcuno che ha a cuore la vita degli animali (o che, semplicemente, HA un cuore)” scrive la giornalista che, alcune righe più sotto sottolineando la necessità di preservare la libertà d'opinione al di là di proprie riserve ideologiche, dice di aver dato spazio ad un comunicato di Forza Nuova – Ndr: movimento di derivazione fascista - sull'argomento crocefisso a scuola, ma confessa di aver avuto invece una certa riluttanza nel pubblicare la notizia della “benedizione dei cacciatori”.
Non si tratta di fascismo, è un'altra cosa, molto più pesante, che fa male: “perché uno – citiamo le parole della giornalista - continua poi a pensare come si possa “benedire” l’uccisione di esseri viventi, senzienti, esseri che provano dolore e soprattutto che non hanno mai fatto male a nessuno”.
Posizioni forse un po' troppo puerili e del tutto lontane dall'idea di “giornalismo”, che crediamo ledano il diritto di normali cittadini e minaccino il loro legittimo posto nella società. L'articolo prosegue con la pubblicazione di alcune lettere che esprimono un viscerale sentimento anticaccia, forse anche molto poco cristiano.
Ne citiamo alcune: “Non riesco ad immaginare Gesù Cristo con un fucile in mano che si sollazza ad uccidere le creature create da Suo Padre”, "difficile credere nella sincerità di chi predica l’Amore e la Misericordia ma si dimostra poi così incredibilmente insensibile nei confronti del massacro gratuito e reiterato di milioni di esseri viventi e senzienti", o ancora si suggerisce al Vescovo di predicare "...l’invito alla carità cristiana, trasformando in aiuti all’umanità sofferente il tempo, le armi e le munizioni usati per uccidere animali indifesi”.
Non siamo forse le persone più adatte a parlare di religione, ma ci risulta che la dieta di cattolici e cristiani non contempli scelte di vita vegetariana. Basterebbe ricordarsi dell'agnello sacrificale che finisce sulle nostre ricche tavole nei giorni della Pasqua o del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.