Buona la valutazione della Regione sulle consultazioni tenute oggi dalla Commissione Agricoltura con i rappresentanti del mondo venatorio, agricolo e ambientalista in merito alla nuova legge sulla caccia, varata dalla giunta e in attesa dell'approvazione definitiva.
Al centro dell'attenzione la preoccupazione per l'elevato numero degli ungulati e per i danni che causano all'agricoltura. Legambiente ha criticato l'ipotesi di aumentare i prelievi tramite la preapertura della caccia sottolineando però la positiva integrazione dei “Piani Faunistici Provinciali”. Fortemente contrario alle nuove disposizioni si è invece schierato l'Enpa criticando in particolare la volontà di ridurre il ruolo delle guardie ambientali venatorie.
Coldiretti, Confagricoltura e Cia hanno espresso parere favorevole, in quanto la vecchia normativa non funziona più e lo squilibrio delle specie è ormai un fatto evidente, con tipi di animali carenti o in eccesso. I rappresentanti delle categorie agricole hanno poi accennato anche al problema degli attacchi ai greggi da parte di lupi o branchi di cani inselvatichiti, che ha già superato il livello di guardia in alcune aree della Toscana.
I rappresentanti di cinque associazioni venatorie (Federcaccia, Arcicaccia, Anu, Italcaccia e Liberacaccia) hanno condiviso l’impostazione della riforma della caccia e chiesto una rapida approvazione, anche se su alcuni articoli hanno presentato osservazioni e correzioni.
L’associazione venatoria Urca ha criticato la complessità dei corsi formativi sulle diverse specie animali per poter partecipare agli abbattimenti di selezione.
“Nel complesso –ha dichiarato il presidente della II Commissione, Aldo Manetti- la legge rappresenta un passo in avanti nella direzione della soluzione dell’emergenza ungulati, mentre rimane una grande difficoltà su come conciliare la protezione con la presenza del lupo. Infine, dovremo riflettere su un problema ancora aperto: la sproporzione tra aumento numerico dei cinghiali e diminuzione del numero dei cacciatori. Accogliendo alcune delle osservazioni emerse nella consultazione –ha concluso Manetti- si potrà sicuramente migliorare il testo delle proposte di legge”.