Lara Leporatti, 32 anni, impiegata, vive una passione smisurata per la caccia e per i cani che alleva personalmente. Il nome certo non vi sarà nuovo, Lara è stata già protagonista insieme alle amiche cacciatrici Catia Santopadre e Arianna Cipriani di un'appassionante intervista curata da Sabine Middelhaufe e pubblicata da questo portale non molto tempo fa.
L'impegno per la caccia di Lara si concretizza anche nel suo ruolo di presidente della Fidc di Lastra a Signa, un compito che svolge con particolare dedizione contribuendo ad avvalorare l'apporto della caccia al femminile, per Lara fatta soprattutto di complicità e amicizia.
Lara è una cacciatrice poliedrica: in compagniadelle sue bracche italiane Darma e Ermione, si dedica alla caccia di selezione ma non solo. Le ha provate praticamente tutte cacciando al cinghiale, al camoscio, alle lodole, alla beccaccia, alle quaglie, alla lepre e via così. “Cerco di essere un cacciatore completo e non uno specializzato - dice - anche se le troppe limitazioni ci faranno arrivare alla specializzazione. Troppe regole e regoline porteranno la caccia a diventare uno sport e non più una passione o uno stile di vita”.
Come altre sue “colleghe” hanno già affermato Lara si associa all'idea di caccia intesa come filosofia di vita, qualcosa che si discosta molto dalla definizione di Sport: “si organizza tutto in funzione della caccia, si cena con le nostre prede, compriamo auto adatte allo scopo , organizziamo le ferie per andare a caccia. No è molto di più di una passione”.
A caccia “possiamo sbagliare da soli - confessa Lara - ma possiamo anche comprendere come le prede si comportano per avere, un giorno, una vittoria sulle loro astuzie”. Una gioia che Lara ama condividere “questo fine settimana ad esempio – spiega Lara - l’ho passato con amici; sabato sera, mentre tutti, alla mia età, sono nei pub o in discoteca, noi eravamo in giro con la macchina, a vedere daini e cervi, emozionandoci per i piccoli - che si vedono in questo periodo - e per i segni di presenza lasciati dai vecchi “palconi”. Forse non siamo normali, ma nessuno di noi avrebbe voluto essere in un altro posto!".
A dispetto dei tanti problemi legati al territorio e all'ambiente, l'attenzione degli ambientalisti spesso si concentra solo sulla caccia. “Si perdono così di vista molte cose importanti – sottolinea Lara - dare la colpa al cacciatore cattivo fa molto più rumore ed è più facile. L’ambiente sta cambiando in fretta e noi che lo viviamo andando a caccia ne siamo molto consapevoli, cerchiamo di preservarlo anche egoisticamente per la nostra passione, siamo le “vedette” dell’ambiente e lottando per la nostra passione lottiamo anche per l’ambiente”.
L'impegno di Lara sfocia anche nell'utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione "ho imparato ad usare internet frequento forum, mailing-list, mi piace raccontare le mie giornate e le mie esperienze a caccia, alle volte mi capita di essere contattata da donne che si vogliono avvicinare alla caccia e non sanno come fare o che sono affascinate da questo mondo e mi chiedono consigli , spero che la mia esperienza e la mia passione possa avvicinare altre donne alla caccia”.
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