Le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, No alla Caccia e Wwf hanno sollecitato l'intervento del Governo chiedendo l'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della legge sulle deroghe della Lombardia, perchè, dicono, “è un atto illegittimo che viola in modo palese la Costituzione e va dunque immediatamente impugnato”.
Le associazioni ricordano che proprio la Corte Costituzionale lo scorso anno ha dichiarato l'illegittimità della concessione delle deroghe mediante legge, che in contrasto con la legge 157/1992 “impedisce l'esercizio del potere di annullamento da parte del Presidente del Consiglio ivi previsto”. Secondo le associazioni non vi è alcun dubbio interpretativo nella parte in cui la sentenza afferma che “sono costituzionalmente illegittime le previsioni regionali che consentono di approvare mediante legge i prelievi in deroga”.
Gli ambientalisti sottolineano poi le situazioni di infrazione comunitaria per i provvedimenti di caccia in deroga concesse: “Dal 2004 ad oggi - scrivono le associazioni - la Lombardia ha quasi ininterrottamente previsto l’abbattimento di specie non cacciabili quali fringuelli, peppole e altre, facendo venire meno, in sostanza, la differenza tra specie cacciabili e specie vietate e quindi infrangendo la lettera e lo spirito della direttiva comunitaria”.
"E’ dunque doveroso e urgente - concludono le sigle ambientaliste - vista l’ormai imminente scadenza dei termini, che il Presidente del Consiglio e il Governo, a partire dai Ministri Prestigiacomo, Fitto, Ronchi e Zaia, impugnino il provvedimento, dando un segnale chiaro di ripristino della legalità violata e di rispetto per la natura protetta”.