Pochi giorni fa la
Commissione Agricoltura del Consiglio regionale toscano ha tenuto le
consultazioni con le associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole in vista dell'approvazione definitiva delle
novità legislative sulla caccia regionale. Per
Coldiretti Toscana, che insieme a Confagricoltura e Cia ha espresso parere favorevole sull'assetto generale della legge
chiedendone una veloce approvazione, occorre comunque uno
strumento straordinario che risolva la situazione d'emergenza per l'eccesso di fauna selvatica.
"Non possiamo aspettare l'applicazione del nuovo strumento normativo, i cui risultati, se ci saranno, si vedranno tra anni – ha speigato Tullio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana -. Abbiamo necessità di un intervento straordinario per riportare la situazione alla normalità e il numero degli ungulati sotto controllo. Solo successivamente si potrà agire con strumenti ordinari, per assicurare il mantenimento dell'equilibrio".
La situazione era già stata denunciata un anno fa quando, fa notare Marcelli, Coldiretti scese in piazza per sollecitare l'adozione di misure adeguate "Gli ungulati hanno raggiunto una densità tale da rappresentare una minaccia non solo per aziende agricole, ma per le stesse comunità locali e per la sopravvivenza dell'ecosistema” ribadisce oggi.
In conclusione il presidente di Coldiretti Toscana ha evidenziato un altro grave problema: l'esubero dei predatori e gli attacchi al bestiame degli allevatori. "Anche in questo casa, la situazione è insostenibile: lupi e cani inselvatichiti minacciano la sopravvivenza di molte aziende toscane e colpiscono un settore che, come dimostrano i dati, dà segni evidenti di difficoltà e crisi".