Nella seduta di ieri il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ha impugnato alla Corte Costituzionale la legge regionale toscana che autorizza la cattura degli uccelli da richiamo per la stagione 2009 - 2010. Si tratta della legge n.53 del 17/9/2009 recante: ”Disciplina dell’attivita’ di cattura degli uccelli selvatici da richiamo per l’anno 2009 ai sensi dell’articolo 4 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e dell’articolo 34 della legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 (Recepimento della legge 11 febbraio 1992, n. 157 ”Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”).
Secondo quanto rilevato dal Consiglio dei Ministri la legge presenterebbe aspetti di illegittimit�costituzionale in relazione al rispetto del diritto comunitario nonchè dei principi statali che stabiliscono gli standards minimi uniformi di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
Sotto accusa è l'autorizzazione alla cattura di alcuni uccelli selvatici in assenza dei presupposti e delle condizioni stabiliti dalla direttiva comunitaria in materia visto anche il parere non favorevole dell’ISPRA, Istituto scientifico abilitato ad esprimersi obbligatoriamente sull’argomento.
In un comunicato stampa le associazioni animaliste Enpa, Fare Verde, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e No alla caccia, che già nei giorni scorsi avevano sollecitato il Consiglio dei Ministri ad impugnare la legge sulle deroghe della Lombardia, dichiarano: “chiederemo al Governo, in tutte le forme che la legge ci consente, le ragioni di questa gravissima 'dimenticanza' amministrativa e gia' da subito valuteremo ogni possibile iniziativa per ripristinare, su questa e su analoghe vicende, uno stato di diritto e di legalita'''.
(Asca)