Il Convegno che si terr�martedì prossimo 17 novembre al Senato (organizzato da Fare Ambiente) potrebbe costituire una svolta per il futuro della auspicata riforma della 157. Soprattutto se insieme al sen. Orsi saranno presenti il presidente della Commissione Ambiente del Senato, sen. Antonio d'Alì, e il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, on. Paolo Russo.
E' proprio da loro che potranno arrivare segnali di via libera, magari condizionati, che consentano il proseguimento dell'iter parlamentare, che finora procede a rallentatore a causa di una serie di intoppi, attribuibili da una parte ai cervellotici emendamenti, finalizzati all'ostruzionismo, presentati dal sen. Della Seta, e dall'altra dai tanti dubbi anche della maggioranza. La previsione più attendibile che si fa, è che sulla base anche di proposte di emendamenti più ragionevoli e fondati nel merito, presentate dall'opposizione (Orsi, ad esempio, ha citato quelli del sen. Marcucci), lo stesso relatore e il presidente di commissione D'alì possano decidere di perseguire un percorso che sintetizzi una serie di punti su cui andare avanti speditamente, decidendo di soffermarsi per il minor tempo possibile sulla caterva di castronerie depositate dal capogruppo del PD in Commissione.
Tanto per fare un esempio, Della Seta ha proposto l'inserimento fra le specie sempre protette, di tutte le specie attualmente cacciabili, anche quelle come il fagiano, il merlo, il germano, che nessuno si è mai sognato di mettere in discussione. Dall'on. Russo ci si aspetta invece un'impegno per una corsia preferenziale alla Camera e soprattutto una particolare attenzione al rapporto di reciproca collaborazione fra cacciatori e agricoltori.