Le associazioni Cia, Legambiente e Arcicaccia (che attraverso il presidente Osvaldo Veneziano ha protestato calorosamente contro il Governo per la bocciatura della Legge sui richiami vivi della Toscana), plaudono al lavoro della Conferenza delle Regioni tramite una lettera inviata al Presidente Vasco Errani, all'assessore e Coordinatore della Commissione Politiche Agricole Dario Stefanò e all'Assessore e Coordinatore della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome Silvestro Greco, per l'approvazione del Documento del 1° ottobre relativo alle proposte di modifica della 157/92.
Le associazioni sottolineano il convincimento forte espresso nel documento dell'importanza della tutela della fauna quale bene appartenente alla comunità nazionale e internazionale e della necessità di efficaci soluzioni all'incidenza negativa di alcune popolazioni selvatiche sulle colture agricole tramite un prelievo venatorio eco sostenibile. Un atteggiamento che secondo le tre associazioni “consente di ben sperare per un futuro dove le spinte “estremiste” trovino sempre meno attenzione e seguito nelle sedi istituzionali”.
“E’ questa stessa prospettiva – si legge nel testo della lettera - che ha portato le nostre Associazioni a promuovere i lavori del cosiddetto “Tavolo degli Stakeholders” e che ci trova ancor oggi pienamente concordi con il Vs. giudizio negativo sulla proposta unificata del sen. Orsi. Il lavoro ispirato alla ragionevolezza e al buon senso proficuamente avviato dal Tavolo degli Stakeholders, anche se parziale, voleva interpretare la voglia di giungere a proposte utili al Paese, cosa che auspichiamo sia al più presto raccolta e concretizzata”.
Nell'auspicare un confronto civile per “ottenere migliorie condivise” all'attuale gestione faunistica Cia, Legambiente e Arcicaccia ritengono fondamentale la ferma volontà da parte delle istituzioni nel sostenere la ripresa di un percorso plurale e unitario, scevro da strumentalizzazioni politiche e si dichiarano pertanto disponibili ad attivare presso la Conferenza delle Regioni, uno specifico “Tavolo istituzionale di lavoro” tra quanti, condividendo filosofia e contenuti del documento approvato dalle Regioni, volessero contribuire alla soluzione condivisa dei problemi in campo, affrontando, sin da subito, il tema dei danni da fauna selvatica.