Il parco naturale dei Monti Ausoni, istituito una anno fa da una legge regionale, è al centro da tempo di una diatriba politica. Già dalla sua nascita il parco ha trovato l'opposizione del gruppo regionale del Pdl che ha denunciato la mancata ottemperanza delle leggi in vigore e ha portato la questione davanti alla Corte Costituzionale. Ma la battaglia è soprattutto mediatica.
Secondo il capogruppo regionale dell'Udc Aldo Forte il Pdl ha gonfiato la situazione parlando di inesistenti ricorsi davanti alla Corte Costituzionale sull'istituzione del parco, che invece riguardano uno spicchio della sua perimetrazione, mettendone così in discussione la sua legittimità.
Il rappresentante dell'Udc lascia pensare a qualche spiraglio favorevole sulla riperimetrazione in favore dell'attività venatoria “la legge sui Monti Ausoni - continua Forte - è a difesa di un territorio che la Regione Lazio intende, a ragione, rivalutare e valorizzare con una normativa specifica, favorendone la crescita e lo sviluppo economico. Infatti quello che viene contestato dai cittadini non sono i parchi in sé, ma l'idea che di essi ha la sinistra, ancorata ad una visione ristretta e ideologica che vede nei parchi qualcosa di intoccabile e non come occasione di crescita del territorio. Ciò non toglie che nell'interesse di chi esercita l'attività venatoria, il perimetro di alcune aree possa essere rivisto e semmai modificato”.
"Questo - continua Forte - è un percorso legittimo che può essere avviato immediatamente e che intendo verificare quanto prima con l'Assessore all'Ambiente Zaratti, ma che nulla ha a che fare con l'istituzione del Parco che adesso qualcuno vorrebbe abrogare".