Tutti d'accordo s
ulla necessità di eradicare la nutria dal territorio italiano (o quasi, visto che la Lac sul suo sito invita a conoscerla meglio e a provare ad accarezzarla), ma rispetto alle risorse messe in campo per raggiungere l'obiettivo, la situazione è piuttosto variegata e non tutte le province riescono ad affrontare al meglio la questione.
E' un esempio positivo invece la provincia di Cremona che nel piano quinquennale di intervento (2005–2010) ha raggiunto un livello di pianificazione strategica ottimale grazie ad una serie di valutazioni maturate nel tempo e all'esperienza sul campo che permette di pianificare l'azione su tutto il territorio per tutto l'anno coordinando l'attività di Polizia Provinciale, Guardie Venatorie volontarie, operatori abilitati attraverso un apposito corso e agricoltori.
Il piano prevede interventi di abbattimento diretto con fucile e trappolaggio con successiva soppressione attraverso cloroformio. Ma pensa anche allo smaltimento delle carcasse, alla raccolta dei dati di gestione per l'analisi della struttura della popolazione, un monitoraggio continuo dei danni causati alle coltivazioni e della distribuzione della specie (attraverso sopralluoghi della polizia provinciale), il tutto viene ulteriormente gestito attraverso una banca dati georeferenziata al fine di valutare l'efficacia dell'azione di intervento.