Come è noto, una delle più sentite tradizioni americane è quella di servire un succulento tacchino per la festa del ringraziamento, così come fecero i Padri Pellegrini dal 1621. Quest'anno la tradizione potrà essere seguita fino in fondo visto che i cittadini potranno, se vorranno, anche cacciare il proprio tacchino.
Lo stato di New York ha deciso infatti a pochi giorni dalla fatidica data (la festa cade giovedì prossimo) di riaprire la caccia al tacchino selvatico dopo oltre cento anni di divieto imposto ai tempi della Grande Depressione, quando la specie è arrivata all'orlo dell'estinzione. Dal 1937 si è dato il via ad una consistente operazione di ripopolamento e di riqualificazione degli habitat (con i soldi derivanti da nuove tasse su armi e attrezzature da caccia) tanto che oggi la popolazione di tacchini nel nord America supera i 7 milioni.
“A New York siamo partiti da 75 tacchini selvatici per arrivare agli attuali 300mila, tutti discendenti degli originali 75”, spiega Bryan Swift, portavoce del New York State Department of Environmental Conservation, che ha curato l’iniziativa, secondo alcuni fin troppo riuscita.
“Ora i tacchini selvatici sono troppi e i contadini si lamentano per i danni da loro provocati alle colture e al territorio”, continua Swift, “ecco perché riaprire la caccia ha senso, soprattutto dal punto di vista ambientale”.
Per ogni cacciatore è fissato un limite di due tacchini per stagione e quattro all'anno. I trasgressori sono puniti con multe salatissime e la revoca della licenza di caccia. Secondo il New York Times nel primo giorno di caccia 190 cacciatori sono riusciti ad abbattere solo 4 tacchini.
(Corriere della Sera)