Coldiretti Toscana, che da tempo sollecita l'approvazione della nuova legge regionale sulla caccia, lancia un nuovo appello alla Regione per un'accellerazione dei tempi. “Il silenzio, calato improvvisamente sul percorso di modifica degli strumenti normativi che, in Toscana, regolano l’attività venatoria, è preoccupante” fa sapere il direttore dell'organizzazione agricola Roberto Maddè.
“Dopo la consultazione dello scorso 9 novembre – spiega Maddè – la commissione agricoltura, competente in materia, non ha ancora messo in calendario la discussione delle due proposte di legge di revisione delle norme regionali in materia di caccia. Questo ritardo è ingiustificabile e fa salire la tensione tra gli agricoltori, che vedono raccolti e produzioni devastati dagli assalti degli ungulati”.
La situazione non più sostenibile per la densità raggiunta dalle specie ungulate ed il gravissimo squilibrio faunistico dimostra, secondo Coldiretti il fallimento della legge regionale n.3 del 1994 e la necessità di un nuovo strumento normativo efficace Ma la minaccia, torna a ribadire Coldiretti, è anche per le stesse comunità locali e per la sopravvivenza dell’intero ecosistema.
“Non possiamo far slittare oltre la modifica delle norme - sostiente Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana-. Tanto più che le novità introdotte, adesso, cominceranno a dare qualche frutto al termine della prossima stagione venatoria. Vale a dire che le aziende agricole potranno trarre da esse qualche beneficio solo nel 2011”.
Ecco perchè gli agricoltori chiedono anche un provvedimento straordinario per riportare la situazione alla normalit�e il numero degli ungulati sotto controllo. “Solo successivamente – dichiara Marcelli - si potrà agire con strumenti ordinari, per assicurare il mantenimento dell’equilibrio”.