Il consiglio comunale di Ruvo di Puglia ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per ridurre considerevolmente la consistenza della specie cinghiale sul proprio territorio, in continua espansione qui come negli altri comuni limitrofi al Parco dell'Alta Murgia. Il provvedimento indica le prime soluzioni per affrontare l'emergenza e limitare i danni (come devastazioni delle coltivazioni, incidenti stradali e aumento dei predatori).
"L’immissione della specie - si legge nel testo approvato dal consiglio - (come da nota dell’ATC di Bari) è avvenuta negli anni 2000, 2001, 2002 a scelta e cura della Provincia di Bari, a seguito di concertazione avvenuta con le sole associazioni venatorie, e in assenza di un preventivo studio tecnico-scientifico sull’impatto ambientale"; "Tale specie – afferma ancora l’atto del consiglio comunale – totalmente estranea alla fauna caratteristica dell’Appennino e del Parco svolge un ruolo di disequilibratore ambientale e determina gravi problemi igienico-sanitari con pericolo per la salute dei cittadini".
L’’Ente Parco ha avviato un progetto di monitoraggio della specie che terminerà a gennaio 2010. Sulla base di questi fattori il consiglio comunale di Ruvo "condivide l’approccio scientifico adottato dall’Ente parco per porre rimedio ad un grave problema e – è scritto ancora – auspica che la relazione tecnica finale preveda l’eradicazione della specie ai fini della salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’economia agro-silvo-pastorale e turistica del Parco". Al termine, così formulato l’ordine del giorno è stato inviato all’Ente Parco, alla Provincia di Bari, alla Regione Puglia, al Ministero Politiche Agricole e anche ad altri comuni coinvolti nell’area .
(La gazzetta del Mezzogiorno)