Parte a Como la seconda fase del piano per l'abbattimento dei cinghiali in esubero sul territorio provinciale. Oltre 2.000 gli esemplari censiti a inizio estate nella zona dell'alto lago, di questi un migliaio sono già stati abbattuti e altri 500 saranno cacciati o catturati entro la fine di gennaio.
A volere fortemente questa campagna di contenimento è l'assessore provinciale alla Caccia Dario Bianchi che coinvolgerà i cacciatori in una battuta. In seguito, se sarà necessario, interverrà la Polizia provinciale operando anche di notte.
L'assessore ha messo l'accento sui gravi danni causati dai cinghiali alle coltivazioni e ai prati di montagna, alla lunga, dice Bianchi, l'impatto dei cinghiali può causare dissesti idrogeologici anche seri.
In alto Lago si vedono cinghiali solo da un paio di anni secondo Ivano Polledrotti, sindaco di Sorico, il paese in cui pochi giorni fa un cinghiale ha ferito un cacciatore e ucciso il suo cane. La loro presenza sarebbe sempre più massiccia, per questo anche per il sindaco l'unica via resta quella della caccia.
Il fatto menzionato rimane comunque per ora un evento isolato. “E' il primo episodio del genere che viene segnalato nel Comasco– sottolinea l'assessore provinciale Dario Bianchi - , anche se forse a spaventare il cinghiale è stato proprio il cane, solitamente occorrono particolari attenzioni solo con le femmine quando hanno i piccoli con loro”.