Il partito dei Verdi, dopo le ripetute sconfitte elettorali a livello nazionale ed europeo e le lotte intestine degli ultimi tempi, è sempre più frammentato indebolito. Mentre in Europa i partiti ambientalisti portano avanti proposte concrete e razionali, da noi il Sole che Ride ha perso la sua credibilit�radicandosi su posizioni vetuste, tra cui quella, allineata alla maggior parte delle associazioni animaliste italiane, che tende a demonizzare la caccia. Su queste idee continua la linea dei pochi rappresentanti ancora rimasti nelle varie amministrazioni comunali, provinciali e regionali.
Ne è un lampante esempio la proposta di Angelo Spanò, capogruppo ambientalista alla Provincia di Genova di sottoporre i cacciatori a specifici controlli per determinare se fanno uso di alcool e droga. La richiesta prevederebbe l'impiego di agenti provinciali, di vigili e di guardie venatorie muniti degli apposti test eseguiti a tappeto sui luoghi di caccia. Spanò va anche oltre chiedendo che tutti i possessori di licenza venatoria vengano annualmente sottoposti a questi controlli e ad un esame per stabilire il loro stato di salute mentale.
"Per la droga - insiste Spanò - la presenza nel sangue di sostanze stupefacente dovrà comportare il ritiro definitivo della licenza di caccia e la confisca del fucile. Per l'alcol, se rilevato lo stato d'ebbrezza, si dovrà procedere alla sospensione definitiva della licenza di caccia per almeno sei mesi e alla confisca del fucile. Nel caso il limite sia superiore al doppio o sia stato reiterato lo stato di ebbrezza, si dovrà procedere alla sospensione definitiva della licenza".
La richiesta suona ridicola e fortunatamente non è stata presa in considerazione dalla giunta. "Non esiste una legge che discrimina i cacciatori dagli altri cittadini. – ha risposto l'assessore Renata Briano -. Prendiamo la proposta di Spanò soltanto come una provocazione".
"Se da un lato dobbiamo dare – ha aggiunto l'assessore Fossati - più risorse e mezzi alla polizia provinciale per i controlli, dall'altro i test antidroga e antialcol li dobbiamo fare a chi guida l'automobile e non a chi va a caccia. Sul certificato psicologico annuale per i cacciatori non posso che prenderlo come una delle tante battute scherzose dei Verdi". Insomma, i Verdi hanno fatto l'ennesimo autogol.