Alle esternazioni del
Ministro Michela Brambilla riportate su il "Giornale" risponde per il Pdl
il Senatore Valerio Carrara, responsabile Nazionale del Dipartimento Caccia del Partito delle Libertà. Sono "da interpretarsi a titolo personale e
non rappresentano lo spirito del PDL in materia venatoria" obietta Carrara.
Secondo il Senatore la caccia "trova le sue radici ed i suoi valori nei secoli, tramandata da intere generazioni da padre in figlio e in quanto tale, non avrà mai fine".
I cacciatori sono a dispetto di quanto pensa la Brambilla, i veri tutori dell'ambiente e della natura: "la tutela della natura, dell'ambiente e delle Biodiversità sono nel DNA e parte integrante dell'oltre milione di appassionati e seguaci di Diana che praticano l'attività venatoria, - puntualizza il senatore - ed esprimono con l'indotto quattro milioni di voti. Come potrebbe essere altrimenti in quanto senza un'ambiente ecosostenibile è impossibile esercitare qualsiasi forma di caccia. I cacciatori vogliono continuare a praticare la loro passione nel rispetto delle tradizioni e degli ideali che sovrintendono e permeano il loro essere".
Il Ministro Brambilla quando parla di caccia e di cacciatori "deve tenere ben presente che si rivolge ad una categoria di cittadini onesti la cui fedina penale è immacolata ma soprattutto a dei cittadini Italiani che in quanto tali hanno diritti e doveri tra i quali il diritto di voto" dice ancora Carrara, oltre che dell'indotto in termini occupazionali e di fatturato "che trova la sua massima espressione di eccellenza nell'industria manifatturiera nella provincia di Brescia".
Carrara ricorda poi alla Brambilla che le cose vanno diversamente nel resto d'Europa "dove la caccia ed i cacciatori godono di maggior rispetto e considerazione".
"Fino a quando io sarò Responsabile del Dipartimento Caccia a livello Nazionale del Partito delle Libertà - conclude Carrara - mi batterò affinché l'arte e la passione della caccia venga considerata per quello che è : un mondo fatto di persone oneste, che amano la natura che hanno rispetto del territorio dell'ambiente e soprattutto rispetto degli animali probabilmente più degli animalisti stessi, visto che attraverso i censimenti venatori si decide il prelievo e gli interessi di un patrimonio che vogliamo assolutamente tutelare.