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Cagliari, nuovo Piano venatorio. Tolu: formare i cacciatori alla sostenibilità della caccia


lunedì 7 dicembre 2009
    
L'assessore provinciale alle Politiche energetiche e ambientali Ignazio Tolu durante il convegno "Territorio, ambiente e attività venatoria" ha anticipato i contenuti del nuovo piano faunistico venatorio, che sarà pronto a gennaio, alle associazioni ambientaliste, venatorie ed agricole e agli esponenti delle amministrazioni comunali presenti.

Tolu ha sottolineato che il Piano suddivide il territorio  in comprensori omogenei dal punto di vista faunistico ed ambientale ed è stato predisposto grazie all'interazione con tutte le associazioni e gli enti interessati, oltre che con i 71 Comuni della Provincia, con gli ambientalisti e con "i 20.000 cacciatori del territorio provinciale che rappresentano circa il 50% dei cacciatori regionali".

L'assessore ha poi parlato della necessità di promuovere la nascita di “una nuova cultura venatoria fondata sull'impegno responsabile del cacciatore e ha proposto di sviluppare un processo inedito di formazione dei cacciatori, attraverso apposti corsi di biologia, ecologia. "I cacciatori - ha detto Tolu - devono riconoscere il principio della caccia sostenibile come strumento di conservazione, attraverso una forma di prelievo corretto, programmato e controllato".
 
"Abbiamo proposto alla Regione - ha aggiunto Tolu - dei modelli sperimentali per la gestione di determinate specie di ungulati, come il cervo sardo, specie oggi recuperata, ma in alcune zone, come quella di Castiadas, attualmente in esubero. Su quest'ultimo punto siamo impegnati a chiedere autorizzazioni in deroga attraverso la Regione e l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale alla Comunità europea perché, proprio per la salvaguardia della specie, è indispensabile l'equilibrio ecologico".
 
Nel corso del convegno è stato anche illustrato lo studio genetico e morfologico del cinghiale nella Provincia di Cagliari, effettuato dai dipartimenti di Zoologia e Genetica evoluzionista dell'Università degli Studi di Sassari. La ricerca ha dimostrato nella provincia di Cagliari si distinguono due sotto-popolazioni: quella del Sulcis Iglesiente, contraddistinta da elevata purezza genetica e quella del Sarrabus, più soggetta a contaminazioni.
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4 commenti finora...

Re:Cagliari, nuovo Piano venatorio. Tolu: formare i cacciatori alla sostenibilità della caccia

CACCIATORI in DIFESA della NOSTRA PASSIONE vi INVITO ad ADERIRE alla MANIFESTAZIONE A ROMA che stiamo ORGANIZZANDO con UNA RACCOLTA FIRME sul SITO ILCACCIATORE.COM, denominata "IN PIAZZA UNITI PER LA NOSTRA PASSIONE". FIRMATE ALL'APPELLO, INFORMATE I CLUB LE ASSOCIAZIONI GLI ARMIERI . grazie.

da MALATO PER LA CACCIA 08/12/2009 13.54

Re:Cagliari, nuovo Piano venatorio. Tolu: formare i cacciatori alla sostenibilità della caccia

Bon Gesù questa Sardegna, dalle stelle alle stalle. Ma cos’è questa, una compensazione divina? ma com’è che nei migliori posti, il bon Dio ci va sempre a mettere li omini peggiori? Vehh che questa della scola l’è ‘na bona barzelletta! ma che me la racconti un ‘assessore delle politiche energetiche ed ambientali’ me sto a sgannassà, me sto a scompisciammi addosso pel ridere!! Povera Sardegna terra che più fiera non potevi, se questa gentaglia tu la buttassi a mmare te lo inquineresti.

da Fromboliere 08/12/2009 12.36

Re:Cagliari, nuovo Piano venatorio. Tolu: formare i cacciatori alla sostenibilità della caccia

Leggendo quello che dice l'assessore si ha l'impressione che, attualmente, i cacciatori sardi siano un'orda di barbari che necessitano di essere recuperati al vivere civile...

da lucas 08/12/2009 10.49

Re:Cagliari, nuovo Piano venatorio. Tolu: formare i cacciatori alla sostenibilità della caccia

“…"I cacciatori - ha detto Tolu - devono riconoscere il principio della caccia sostenibile come strumento di conservazione, attraverso una forma di prelievo corretto, programmato e controllato". Non so, non capisco, ma i Cacciatori, sig. assessore Tolu, secondo Lei cosa sono? Non è che magari sotto sotto Lei è un anticaccia? I Cacciatori sono, senza ombra di dubbio, coscienti di quello che fanno, sono perfettamente coscienti che il prelievo deve essere quello stabilito dal calendario venatorio (a meno che anche Lei non confonde il Cacciatore con il bracconiere!!!). Perché, piuttosto non sollecita gli anticaccia ad essere meno disfattisti verso i Cacciatori, a far capire, se ci riesce, che i Cacciatori sono assolutamente indispensabili proprio per la conservazione della flora e della fauna, a far si che collaborino con loro. “ …ha poi parlato della necessità di promuovere la nascita di una nuova cultura venatoria fondata sull'impegno responsabile del cacciatore …” Ecco, assessore, qui avrebbe dovuto dire “dell’ambientalista ed animalista” e non Cacciatore, perchè, i cacciatori queste cose le sanno benissimo ed è per questo che, senza i Cacciatori e con i misfatti perpetrati dagli anticaccia che si spacciano per animal-ambientalisti, la Natura sarebbe destinata a subire danni tanto gravi che potrebbero, se prolungati nel tempo, essere irreparabili. Quindi, caro assessore, faccia bene il suo lavoro per l’interesse e la salvaguardia della Natura, e tenga sott’occhio chi, con la menzogna, l’ignoranza e l’avidità, distrugge la Natura. Il Cacciatore non potrebbe mai fare del male alla Natura che ama e difende, perché farebbe del male a se stesso. Un cordiale saluto, Nino

da [email protected] 07/12/2009 16.23