Le leggi in tema di caccia e armi sono troppo complicate, i cacciatori rischiano di incappare nelle maglie di norme che creano paura e disincentivano la caccia. Questo in sintesi il pensiero di Franco Livera, presidente provinciale della Fidc di Piacenza al convegno I cacciatori nel mirino... della legge, tenuto lo scorso 28 novembre a Vigoleno.
Con norme farraginose, che si rincorrono, che sono spesso difficili da conciliare, da coordinare – ha spiegato ancora Livera - “i cacciatori rischiano di incappare e di trovarsi poi con delle conseguenze sgradevoli, non solo personali, dal punto di vista amministrativo o penale, ma anche con delle conseguenze sulla licenza di caccia, cioè sulla possibilità di continuare ad esercitare l’attività venatoria”, tanto che secondo il l'esponente di Federcaccia, questo è uno dei motivi principali del calo numerico continuo dei cacciatori.
Andare a caccia oggi, sottolinea Livera “non solo è davvero complicatissimo rispetto ad altre attività che magari hanno comunque delle regole da seguire, ma il vero problema è che le conseguenze sono pesantissime e che non fanno distinzione tra situazioni di assoluta ed evidente buona fede, quella di una distrazione, di una dimenticanza, rispetto a situazioni invece chiaramente delinquenziali, quindi le conseguenze sono davvero troppo pesanti ed il rischio diventa davvero eccessivo“.
A perderci non è solo il singolo cacciatore che fa fatica a praticare il suo hobby, ma l'intera società che deve fare spesso a meno di una risorsa importante per la tutela dell'ambiente. Per questo, puntualizza il presidente provinciale di Fidc, occorre una semplificazione, un alleggerimento delle norme in vigore.