In Puglia la caccia in deroga allo storno si è aperta in questi giorni (5 dicembre), troppo tardi pare per la produzione delle olive e del prezioso olio extra vergine. A denunciare la dura situazione in cui versano sono nuovamente gli agricoltori di Brindisi, una delle zone più vocate alla produzione di olio, che già avevano da tempo sollecitato la regione all'approvazione delle deroghe.
Anche nel 2008 il provvedimento arrivò in ritardo sortendo benefici limitati, la cosa si è ripetuta quest'anno e l'approvazione delle tanto sospirate deroghe ha portato con sé malumori e perplessit�dovuti al fatto inconfutabile che i danni sono già gravi nella maggior parte delle coltivazioni locali.
"Non ci resta che auspicare che almeno se ne abbattano in misura consistente affinchè si riduca la loro forza distruttiva", commentano oggi gli agricoltori, in attesa di constatare benefici concreti che si spera deriveranno dalla caccia in deroga ai volatili.
Occorre poi ricordare che la caccia allo storno si chiuderà il 31 gennaio 2010, è consentita nei giorni sabato, domenica e mercoledì, solo con il metodo dell'appostamento e solo per i possessori dell’apposito tesserino predisposto dalla Regione Puglia e rilasciato dal Comune di residenza, su richiesta dell’interessato. Inoltre, come succede sempre in caso di caccia in deroga, sono previsti dei limiti quantitativi fissati in non più di 20 capi giornalieri per un massimo di 180 capi per l’intera stagione per ogni titolare di licenza. Le possibilità che la popolazione di questi volatili in Puglia venga ridotta in maniera consistente dai cacciatori che si interesseranno allo storno, sono come si può intuire assai limitate.