Coldiretti Savona esprime
soddisfazione per la proroga della caccia al cinghiale fino a fine gennaio, decisa in questi giorni dall'asssessore alla caccia Livio Bracco in virtù del
mancato raggiungimento dell'obiettivo prefissato dai piani abbattimento. Ridurre la popolazione su un territorio particolarmente difficile e
colpito dalle devastazioni delle colture da parte dei cinghiali è infatti tra le priorità della Provincia al fine di ristabilire gli equilibri faunistici e ambientali.
Il presidente di Coldiretti Savona Pierluigi Cesio ha così commentato la decisione provinciale: “Dobbiamo dare atto all’assessore Bracco, insediatosi con la nuova Giunta da qualche mese, di aver subito ben compreso le esigenze del martoriato mondo agricolo. Siamo coscienti che un mese in più di caccia non risolve completamente il problema dei danni, ma comunque è un modo concreto perlomeno di limitarlo nelle sue proporzioni. Fortunatamente l’Assessore ha compreso subito la portata e la gravità del problema degli ungulati per i danni da essi cagionati alle colture agricole e ci ha assicurato che metterà in atto ogni altra decisone possibile al fine di limitarne al massimo la gravità”.
Al presidente di Coldiretti fanno eco le parole del Direttore provinciale Marco Allaria Olivieri, il quale ha ricordato che l'associazione agricola ha presentato in merito una proposta programmatica contenente modifiche sostanziali al protocollo d’intesa stipulato tra associazioni agricole, venatorie e l’Amministrazione Provinciale, in scadenza imminente.
"La nostra proposta -ha spiegato Olivieri - non solo detta linee guida e contenuti relativi alla verifica e quantificazione dei danni alle coltivazioni, ma intende suggerire la modifica di alcune clausole della polizza assicurativa per i danni cagionati alle colture agricole dagli ungulati”.
(Igv)