Il consigliere regionale Vanni Ligasacchi, raggiunto dai microfoni di Caccia & Dintorni, è intervenuto sulla questione deroghe in Lombardia alla luce dell'intervento della Corte di Giustizia europea che ne ha ordinato la sospensione.
“Siamo abbastanza preoccupati” – afferma Ligasacchi – ma a detta del consigliere del Pdl la situazione pare per il momento non essere cambiata. In effetti, spiega ancora Ligasacchi, l'organo di giustizia dell'UE non è ancora entrata nel merito della questione, “di fatto la Corte ha solo intimato all'Italia di sospendere le deroghe ma non le ha sospese, tant'è che si può ancora cacciare in deroga. Siamo alla metà di dicembre ed è quasi scontato che arriveremo fino alla fine della stagione”.
Ligasacchi difende il provvedimento: “il risultato è anche storico - sottolinea - siamo l'unica regione ad averlo fatto in questi termini, con queste specie e con questi quantitativi. Non abbiamo ancora raggiunto i limiti per nessuna specie. Le schede di monitoraggio ci lasciano tranquilli e stiamo già gettando le basi per la prossima stagione venatoria”.
Il consigliere ha ipotizzato i prossimi svuluppi: “lo Stato italiano ora emetterà un decreto di sospensione come ha fatto l'anno scorso con la Liguria – ha precisato- . Il decreto sospenderà le deroghe temporaneamente, in attesa del giudizio” ma non arriverà prima della fine di gennaio o addirittura febbraio. Insomma la situazione non sarebbe così drammatica.
Quello che è più preoccupante per l'esponente della caccia lombarda è che la Corte di giustizia non è ancora entrata nel merito rispetto alla procedura di infrazione della Liguria dell'anno scorso, riguardo alla situazione lombarda Ligasacchi ha precisato di aver chiesto all'assessore di emettere una delibera per costituire un comitato di tecnici e di avvocati anche a livello europeo per gettare le basi per il futuro che consenta alla regione Lombardia di fare quello che la comunità europea prevede. Si tratterà di capire come evitare ulteriori provvedimenti; “se la Corte di giustizia ci parla di tempi e di carniere ne possiamo discutere – afferma Ligasacchi - ma resta fermo il principio delle specie tradizionali oggetto delle deroghe”. Il consigliere lombardo ha sottolineato la necessità cercare un percorso condiviso a livello parlamentare e regionale per uscire da questa nebbia, fomentata ogni volta dai toni estremizzati della stampa.
In riferimento al tavolo interprovinciale sulla caccia svoltosi a Brescia, Ligasacchi è stato ottimista riguardo all'unità del mondo venatorio, rimarcando il fatto che occorre rendere più istituzionale il confronto. “Le associazioni venatorie sono maturate – ha dichiarato – abbiamo costruito una proposta condivisa e su questi presupposti ci siamo dati l'impegno di incontrare parlamentari e gli europarlamentari per fare loro la proposta di modificare l'articolo 19bis della 157 (deroghe) e dire la nostra sulla modifica complessiva della legge. Se ci sono tutte queste energie, competenze e professionalità, credo che abbiamo davvero intrapreso una strada che ci possa in futuro portare grandi soddisfazioni”.