Una straordinaria operazione antibracconaggio è stata condotta con successo in questi giorni dai Guardiacaccia dell’Associazione Cacciatori Trentini a fianco della Forestale nel comune di Ala (TN). Tre bracconieri sono stati colti in flagrante grazie al monitoraggio costante dell'associazione. Il fermo è avvenuto domenica 13 dicembre dopo tre settimane di intensa attività.
Sulla base di alcuni sospetti i guardiacaccia avevano iniziato una fase di verifica e controllo, intensificando la sorveglianza del territorio. Dopo lunghi appostamenti, nella sera di domenica 13 dicembre è scattato il blitz finale. Al fermo dell’autovettura, nella quale viaggiavano tre persone, gli agenti hanno trovato due sacchi per l’immondizia contenenti due capi di camoscio spellati e fatti a pezzi. Gli agenti hanno quindi proceduto alla perquisizione delle abitazioni dei tre bracconieri rinvenendo una gran quantità di trofei privi di certificati di origine, aspetto che denota provenienza illecita. Nello specifico sono stati sequestrati 35 trofei di camoscio, 1 trofeo di cervo, 32 trofei di capriolo, 1 esemplare di tasso imbalsamato, 1 esemplare di gallo forcello imbalsamato, 1 esemplare di scoiattolo imbalsamato. Sono stati sequestrati anche due fucili, di cui uno modificato, abbondante munizionamento non autorizzato, alcune munizioni modificate e una rete per uccellagione.
Il giorno dopo è stata inoltre perlustrata l’area nella quale si riteneva fosse stato commesso l’illecito e, il guardiacaccia ha ricostruito il percorso effettuato dai bracconieri rinvenendo la pelle ancora fresca di uno dei due camosci abbattuti illegalmente il giorno precedente: questo ritrovamento si configura come ulteriore prova a carico dei tre bracconieri.
Il presidente dell'Atc e della stessa associazione Sandro Flaim esprime soddisfazione per l'operazione e parla di risultati confortanti “con una sostanziale diminuzione degli illeciti – specifica Flaim - e una presa di coscienza sempre più diffusa tra i cacciatori, che emarginano i comportamenti scorretti e collaborano attivamente con gli organi di vigilanza”.
L’operazione di Ala, continua Flaim, è una dimostrazione ulteriore di come i guardiacaccia dell’Associazione Cacciatori Trentini, malgrado la sorveglianza e la repressione degli illeciti non siano più un loro compito istituzionale primario, rimangono un elemento fondamentale nella lotta al bracconaggio. Grazie alle loro competenze specifiche, alla loro costante presenza sul territorio e al loro rapporto diretto con i cacciatori, i quali sono sempre più consapevoli ed attivi nel loro ruolo di presidio sul territorio e di segnalazione delle situazioni anche solo sospette.
L'associazione, assicura Flaim, continuerà ad operare al fianco della Forestale provinciale, perseguendo gli stessi importanti obbiettivi di tutela della fauna selvatica, un lavoro che, seppur gravoso e tutt’altro che facile, dimostra di essere assai efficace.