Si sono conclusi in questi giorni i
corsi di caccia di selezione organizzati dalla Provincia di Teramo in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, decretando l'abilitazione di 380 nuovi cacciatori, su 820 candidati. I corsi, aperti a tutti i cacciatori e completamente gratuiti, si sono svolti attraverso una prova di preselezione, una prova finale a quiz e una prova pratica di maneggio e tiro da lunghe distanze.
Il primo corso dal titolo “Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo del Cinghiale”, ha consentito alla Provincia di dotarsi di una task-force di cacciatori abilitati al controllo del cinghiale per la riduzione dei danni che tale specie provoca anche nelle aree protette. La Provincia, infatti, mette in atto da diversi anni un Piano di controllo nelle aree di tutela che ha consentito negli ultimi due anni, proprio grazie all’intervento dei cacciatori, di ridurre di circa il 25% i danni subiti al sistema agricolo.
L’altro corso, dal titolo “Cacciatore di ungulati con metodi selettivi abilitato al prelievo del Capriolo e del Daino”, ha invece fatto ottenere l’autorizzazione ai cacciatori per il prelievo di tali specie in quelle regioni italiane in cui la caccia a tali specie è consentita.
Alla consegna degli attestati di partecipazione e dei tesserini di riconoscimento l’assessore alla Caccia Di Michele ha tracciato le principali linee programmatiche del proprio settore sottolineando l’esigenza urgente di collaborazione con i Parchi per il controllo congiunto del cinghiale attraverso l’utilizzo dei cacciatori di selezione. E' intenzione dell'amministrazione provinciale quella di innescare una sempre più proficua collaborazione con il mondo venatorio arrivando a realizzare un servizio di volontariato per il controllo del territorio – sia sotto l’aspetto della prevenzione ambientale sia sotto quello della protezione per le calamità naturali – tramite i cacciatori che, dunque, assumerebbero il ruolo di “sentinelle ecologiche”.
“C’è un clima di perfetta intesa tra la Giunta provinciale e i cacciatori – ha commentato l’assessore Di Michele – e ciò è testimoniato dal fatto che stiamo lavorando insieme per raggiungere diversi importanti obiettivi. Tra questi, il controllo del territorio, la tutela dell’ambiente e la protezione civile possono davvero diventare obiettivi da perseguire insieme. I cacciatori, grazie alla loro conoscenza del territorio e agli strumenti che utilizzano, riescono infatti a percepire ogni minima variazione che non rientri in un normale ciclo bio-ambientale”.