Vanni Ligasacchi critica la terza emittente nazionale per un servizio andato in onda lo scorso 3 gennaio al Tg regionale lombardo delle 19,30: “a dir poco fazioso contro il mondo venatorio” scrive il consigliere del Pdl in una lettera di protesta.
Nel servizio incriminato “si è infierito in modo vergognoso – continua Ligasacchi - accusandoci tra l'altro, persino di abbattere animali particolarmente protetti come i rapaci”. Il consigliere recrimina poi il fatto che sia stata data voce di nuovo soltanto a rappresentanti del mondo animal – ambientalista e, nei contenuti, si è dato voce a “la menzogna di una condanna della Comunità Europea ai danni della Regione Lombardia per la propria legge sul prelievo in deroga, legge che ben conosco per averla ideata – puntualizza Ligasacchi -, scritta e per esserne stato relatore in ConsiglioRegionale”.
Ora Ligasacchi chiede all'emittente per par condicio di poter dare parola alle ragioni dei cacciatori e chiude la lettera con un'esortazione diretta a loro “c'è una moda ambientalista che ci vuole cancellare: vive nelle grandi città e non accetta i valori della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Poi ci siamo noi: i cacciatori, che continuiamo a credere nella caccia come libertà, come modo di essere nella nostra cultura, come passione, come valore di vita da difendere con dignità….”.