Ancora un attacco dalla Lega per l'abolizione della Caccia (Lac). Dalle pagine web del quotidiano locale Vivere Civitanova un lungo articolo di Danilo Baldini, delegato responsabile della Lac Marche spiega così l'emergenza cinghiali: “è solo colpa dei cacciatori – scrive - se questa specie oggi causa enormi danni all’agricoltura e determina gravissimi incidenti stradali”.
Secondo la Lac la situazione del cinghiale rappresenta “l'esempio più eclatante della pessima gestione venatoria in Italia”. Quella di oggi, spiega ancora la nota, non è la specie autoctona che popolava i nostri boschi, visto che le immissioni del cinghiale dall'est europeo nel giro di pochi anni avrebbero completamente soppiantato quella nostrana. Si tratta di un animale più prolifero e meno adatto al nostro territorio.
Ma gli errori non appartengono solo al passato, secondo Baldini questa situazione farebbe comodo ancora oggi alla stragrande maggioranza dei cacciatori italiani. L'esponente della Lac spiega anche che qualche anno fa in un convegno sul tema propose provocatoriamente di sterminare tutta la popolazione di cinghiali e sottolinea come quella estrema soluzione non suscitò alcuna reazione da parte degli animalisti presenti, mentre ci fu invece una corale levata di scudi da parte delle associazioni venatorie. Il fatto a noi appare piuttosto curioso. Animalisti che non protestano all'idea di sterminio di una specie? Come dimenticare le proteste animaliste in difesa del cinghiale Piero? O le campagne pro nutria (con tanto di invito ad accarezzarla) sbandierate proprio sul sito nazionale della Lac?
Sebbene questo tipo di discussioni anche nel merito sia importante per rimettere al centro l'idea di una corretta gestione faunistico venatoria, prioritaria soprattutto per arrestare in maniera decisa la perdita di biodiversità, non ci può sfuggire come questo ennesimo attacco frontale al mondo venatorio, rientri in una logica prevaricatrice che mira soltanto alla delegittimazione e alla colpevolizzazione di una categoria di persone. Siamo lontani anni luce dalla ricerca di un modello condivisibile. Chissà poi, viene da chiedersi, a chi si sarebbero rivolti gli animalisti per mettere in atto lo sterminio dei cinghiali cattivi.
E delle nutrie? Delle nutrie la LAC non dice niente? E fra qualche tempo, cosa dirà dei lupi? E delle volpi? E delle cornacchie e dei corvidi? E dei cani inselvatichiti che ogni tanto uccidono persone?.....