“La caccia è tutto per me, è la mia vita”. Così esordisce Luca Ruotolo, classe 1986, toscano, di Agliana (comune della provincia di Pistoia), raccontandoci la sua passione.
Luca è diplomato come perito elettrotecnico e geometra e lavora come impiegato tecnico. Alla caccia è arrivato, come spesso succede, grazie al nonno e al padre da cui ha appreso gli orientamenti iniziali e i più importanti.
I beccaccini sono il suo tiro preferito “quest'anno sono già a 28 raccolti – ci scriveva poche settimane fa–” ma si diletta anche nella caccia da appostamento agli acquatici (germani) in un lago artificiale vicino a casa.
“Ho un appostamento alla migratoria minuta – aggiunge – dove si caccia prevalentemente lo storno”. Pratica poco la caccia col cane anche se ha uno splendido kurzhaar che ama, ci dice “quanto la mia donna”. La sua passione del resto è condivisa dalla fidanzata che a volte lo accompagna a caccia o lo va a trovare al capanno. “Mi dice che quando ne parlo mi brillano gli occhi e a lei piace vedermi così...felice!!!!”.
Luca parla anche di un malessere diffuso tra i giovani cacciatori come lui che non si sentono adeguatamente supportati dalle associazioni venatorie “nessuno ci difende come si deve” ci scrive, affermando di essere pronto ad impegnarsi per l'interesse della caccia attraverso gli organi di gestione del territorio.
Secondo Luca Ruotolo la caccia contribuisce alla tutela dell'ambiente; “siamo rimasti gli unici a salvaguardarlo”, spiega. Per esempio “con le colture ed il mantenimento delle zone umide”.
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