Barbara Pincigher fa parte del poderoso Gruppo delle Cacciatrici Trentine, di cui ne incarna egregiamente i valori e lo spirito propositivo. Alla caccia praticata è arrivata recentemente. Consegue l'abilitazione venatoria nel 2004, “grazie ad una scommessa con mio marito”, spiega la Pincigher, anche se, ammette lei stessa, con papà cacciatore ed esperto accompagnatore, la passione era già nel dna, solo in attesa di risveglio.
Barbara si scopre da subito particolarmente predisposta alla caccia agli ungulati e per un certo lasso di tempo si dedica prevalentemente a quella. Ma un'altra grande passione si fa pian piano avanti fino a che “per compagnia, estetica e ricordo del bracco”, ammette, “decido di acquistare un cane da traccia in Croazia”, uno splendido segugio di Hannover maschio che chiamerà Athos.
“Nel 2007 ci presentiamo all'abilitazione provinciale per patentino di recupero animali in provincia di Trento ed otteniamo entrambi la promozione”. Un'enorme soddisfazione che consacra Barbara Pincigher ad essere la prima donna in provincia ad ottenere questa abilitazione e che le fa guadagnare, nello stesso anno, un posto nel consiglio del Gruppo Conduttori Cani da Recupero.
Nel 2009 Barbara si vede offrire anche la carica di presidente del Gruppo Cinofilo Trentino Delegazione E.N.C.I., che accetta con una certa trepidazione, vista la mole di lavoro che avrebbe comportato. Ma Barbara non si pente “sono affiancata da validi collaboratori”, dice. “Posso dire che - continua Barbara - questo percorso mi ha dato modo di conoscere delle persone speciali che insegnano senza gelosia, con il fine unico del rispetto degli altri, della natura e degli animali”. Su questo punto Barbara tiene a precisare: “è vero, togliamo la vita agli animali” ma “c'è modo e modo”.
La fierezza di questa donna e della sua passione per la caccia traspare in maniera esemplare nello splendido scatto che la ritrae nel calendario delle Cacciatrici Trentine, nel mese di febbraio.
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