Fra pochissimi giorni la nuova legge sulla caccia in Toscana sarà una realtà. I due provvedimenti (legge sul calendario venatorio e legge quadro generale), saranno votati dal Consiglio non appena il testo verrà licenziato dalla Seconda Commissione, il tutto è in programma tra oggi 20 gennaio e la fine della prossima settimana.
Proprio in dirittura d'arrivo, Wwf Italia alza un polverone contro le disposizioni legislative denunciando l'esistenza di alcuni elementi “sconcertanti” all'interno delle stesse. Secondo l'associazione ambientalista la Regione mira a nominare i cacciatori “cittadini speciali” in quanto, si dice, sarà dato atto a loro di violare le norme vigenti in tema di tutela della fauna e di urbanistica e di godere dei finanziamenti pubblici che saranno affidati alle loro associazioni.
Sotto accusa, in particolare l'utilizzo di trappole “selettive”, dietro autorizzazione provinciale; l'apertura al commercio della fauna selvatica abbattuta; l'esclusione delle strutture utilizzate come appostamenti fissi di caccia dalla necessità di richiedere un permesso abilitativo edilizio; abbattimenti fuori stagione accertato il sovrannumero faunistico (con la presenza di una guardia venatoria); infine la riduzione delle forze di vigilanza sul territorio (il Wwf si riferisce alla perdita di alcuni poteri alle guardie zoofile e ambientali volontarie). L'associazione ambientalista critica poi la scelta di destinare il 2,5 per cento delle risorse disponibili per il settore, provenienti dalle tasse degli stessi cacciatori, a favore della associazioni venatorie per le loro attività e iniziative istituzionali.
In definitiva il Wwf chiede al presidente Martini, agli assessori e al consiglio regionale, urgenti modifiche ai testi in discussione affinchè non si privilegino i cacciatori rispetto agli altri cittadini.
Come al solito il Wwf travisa la realtà. Tutto ciò che la legge toscana prevede rientra ampiamente nelle prerogative previste dalla legge nazionale e in ogni caso non è assolutamente vero che con questa legge si mette a rischio il futuro delle popolazioni selvatiche. Ci dica piuttosto il presidente del Wwf toscano quanti soldi percepisce la sua associazione e le altre associazioni ambientaliste dai proventi che la regione incassa dai tesserini venatori.
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