“Gli ambientalisti hanno il dovere per essere credibili di “disinquinare” il loro linguaggio da furberie, opportunismi che andrebbero lasciati alla mala politica. I cacciatori non siedono in Parlamento e non sono al Governo, non approvano leggi, quindi non hanno fatto nulla contro gli italiani”. Così Osvaldo Veneziano, presidente di Arcicaccia, commenta la presa di posizione delle associazioni ambientaliste (Altura, Amici della Terra, Enpa, Fare Verde, Lac, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Memento Naturae, No alla caccia, Oipa, Ass. vittime della caccia, Wwf Italia) in merito all'emendamento Santini, approvato ieri dalla Commissione politiche Comunitarie del Senato, provvedimento da cui comunque l'Arcicaccia prende le distanze.
“Noi non vogliamo partecipare – osserva Veneziano - anzi condanniamo quei politici che organizzano sceneggiate da anni attorno al recepimento delle Direttive comunitarie che servono solo al “bracconaggio” elettorale e non a trovare soluzioni concrete ed equilibrate, così da lasciare il nostro paese permanentemente in procedura di infrazione con i relativi danni ai cittadini”.
Dovere del mondo ambientalista è comunque, secondo Veneziano, quello di “smascherare “in primis” le lingue “biforcute”, se hanno a cuore la tutela e la gestione della Fauna Selvatica, patrimonio di tutti gli italiani e non altro”.
Tramite le parole di Veneziano, Arcicaccia dice basta “a quanti usano le “poltrone” politiche per prendere in giro gli uni e gli altri, chiamando in causa e offendendo i cacciatori” e allo stesso tempo si oppone fermamente a coloro che istigano “allo scontro e alla rissa, come – spiega Veneziano - fanno gli “ultras” del mondo venatorio”.