L'apertura verso la caccia del candidato in Liguria per il Pdl non è affatto piaciuta agli esponenti dei
Verdi, che nelle critiche a Biasotti, non si sono certo fatti sfuggire l'occasione per
rincarare la dose contro la caccia.
“Abbiamo appreso dai giornali - ha dichiarato la rappresentante dei Verdi in Liguria Cristina Morelli - come il candidato del centrodestra nel corso di un incontro con le associazioni venatorie ligure, abbia accolto le richieste presentate dai cacciatori, tra cui la richiesta di riaprire la caccia a fringuelli e storni, nonostante la condanna della corte di giustizia Ue causata dalle passate cacce in deroga liguri e la reintroduzione della caccia alla selvaggina migratoria da appostamento mezz’ora dopo il tramonto (attività vietata dalla legge 157/92 che fissa il termine della giornata di caccia al tramonto)".
La Morelli elogia l'operato del proprio partito nel contrastare la caccia. “Grazie ai Verdi e alle battaglie combattute in questi cinque anni tra cui il mio digiuno nel 2005, queste norme erano state abolite in Liguria, ponendo la nostra regione in linea con le direttive europee: fringuelli e storni oggi volano liberi nei cieli della Liguria.
“Riteniamo scandaloso - conclude Morelli - che il candidato del centrodestra ancora una volta dimostri di volere trasformare i cacciatori liguri in bracconieri: le promesse all’apertura alla caccia di Biasotti sono vere e proprie violazioni della legge, indegne di un paese europeo”.