''Con un nuovo emendamento alla Comunitaria qui in Senato abbiamo trovato una soluzione in grado di combinare la giusta domanda di tutela della nostra fauna con la necessita' di dare risposta alle richieste comunitarie''. Lo dichiara il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi.
''Abbiamo convenuto di emendare il testo approvato in Commissione sul tema della caccia al fine di conformarci alla direttiva europea 79/409'' continua Ronchi. ''Le modifiche consentono un intervento equilibrato, anche indipendentemente da quello che ci chiede l'Unione Europea. In base all'emendamento e' ora garantito che il calendario venatorio relativo all'avifauna debba essere supportato da studi scientifici e ornitologici che assicurino la tutela delle specie nei periodi di nidificazione cosi' come l'UE ci chiede. Tali studi dovranno essere validati dall'ISPRA garantendo cosi' un coordinamento scientifico a livello nazionale e anche il pieno rispetto dell'esigenza che lo Stato mantenga una funzione di controllo sull'attivita' regionale per il rispetto dei principi scientifici della direttiva europea. E' altresi' chiarito che per le specie cacciabili di mammiferi che non sono disciplinate dalla direttiva europea permane l'attuale periodo massimo di caccia tra il 1* settembre e il 31 gennaio evitando quella liberalizzazione dei periodi che, per queste specie, il testo approvato dalla Commissione avrebbe comportato''.
(Asca)