Questa mattina alla ripresa dei lavori del Senato (ore 9.30), l'assemblea voterà l'articolo 38 della legge Comunitaria, il quale – come ha dichiarato il Ministro Ronchi - è stato sostanzialmente modificato rispetto alla versione uscita dalla Commissione Politiche Europee, cercando una soluzione più equilibrata che possa mettere tutti d'accordo.
Un emendamento del senatore Giacomo Santini (Pdl), relatore della legge, stabilisce infatti che le regioni potranno intervenire sui tempi di caccia dell'avifauna migratoria solo dopo aver acquisito parere preventivo dell'Ispra ai fini della validazione delle analisi scientifiche e ornitologiche, mentre per quanto riguarda i mammiferi permangono i termini già previsti dalla legge (01 settembre – 31 gennaio), fermo restando quanto previsto per gli ungulati.
Sulla precedente versione ieri si era infatti espresso negativamente anche il Ministro all'Ambiente Stefania Prestigiacomo definendo “inaccettabili” le disposizioni definite all'articolo 38.
Secondo il ministro all'Ambiente si sarebbe inserito “ un criterio di discrezionalita' da parte delle amministrazioni locali nella fissazione dei calendari dell'attivita' venatoria. Una misura che puo' dar luogo ad interpretazioni estensive che sono inconciliabili con le esigenze di tutela del patrimonio faunistico e dell'equilibrio ambientale''.