Diciotto consiglieri regionali del Pdl chiedono all'assessore dell'Ambiente l'apertura a febbraio della caccia in deroga ad alcune specie migratorie. In una nota, primo firmatario Ignazio Artizzu, si ricorda che la sollecitazione ad emanare il relativo decreto era arrivata anche con una mozione sostenuta da 35 consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Riteniamo che la richiesta, oltre che essere supportata da adeguato e completo sostegno normativo, - si legge in una nota - sia la fedele interpretazione di cio' che legittimamente il mondo venatorio richiede dopo anni di mortificazioni e limitazioni subite nel corso della precedente legislatura. Non applicare la normativa sulla caccia in deroga significherebbe, oltre che deludere le legittime aspettative che 50 mila cittadini hanno riposto in noi. Durante la campagna elettorale di un anno fa, molti di noi, anche a nome del PdL, hanno assunto impegni precisi con il mondo venatorio; oggi intendiamo rispettare tali impegni, e manifestare sensibilita' nei confronti dei cacciatori sardi, che oltre a rappresentare una consistente forza sociale sono anche il motore di una potenzialita' economica i cui benefici ricadono interamente sul debole tessuto regionale, sia attraverso il pagamento di pesanti tasse, sia con l'indotto economico che l'esercizio della caccia comporta. La nota e' siglata, oltre che ad Artizzu, da Gianfranco Bardanzellu, Gianvittorio Campus, Rosanna Floris, Silvestro Ladu, Onorio Petrini, Antonio Pitea, Alberto Randazzo, Nicola Rassu, Carlo Sanjust, Paolo Terzo Sanna, Edoardo Tocco, Matteo Sanna, Oscar Cherchi, Eugenio Murgioni, Salvatore Amadu, Angelo Stocchino, Teodoro Rodin".
Di seguito il comunicato inviatoci dall'Associazione Amici della Caccia e della Pesca in Sardegna:
Con immenso rammarico apprendiamo in queste ore che la Regione non intende rispettare l’impegno assunto lo scorso anno con i quarantasettemila cacciatori sardi.
Sarebbe troppo semplice avanzare paragoni e equiparare l’ attuale Maggioranza a quella che durante lo scorso quinquennio ha messo in ginocchio l’intera isola è preso a schiaffi l’intero mondo venatorio isolano.
Restiamo disgustati è chiediamo a gran voce le immediate dimissioni dell’ Assessore all’Ambiente Uras e di colui che ha voluto la sua nomina On. Giorgio Oppi, entrambi rappresentanti del partito politico UDC.
Non capiamo come l’Assessore (perlopiù nemmeno Onorevole, in quanto non ha ricevuto alcun incarico dal popolo) possa permettersi di dissociarsi dal programma politico sottoscritto lo scorso anno.
Confidiamo in un immediato intervento del Presidente Ugo Cappellacci, garante degli impegni e delle promesse prospettate ai cacciatori sardi durante la scorsa campagna elettorale.
Cagliari 12/02/2010
Uficio stampa
Amici della caccia e della pesca in Sardegna