La tv on line di Repubblica questa mattina ha trasmesso un dibattito sulla caccia coordinato dal direttore responsabile della sezione ambiente Antonio Cianciullo. Ospiti della trasmissione c'erano il Senatore Valerio Carrara, il presidente di Arcicaccia Osvaldo Veneziano e il segretario generale della Lipu Danilo Selvaggi.
Al centro del dibattito la questione Comunitaria e le modifiche sui tempi del calendario venatorio.
Il senatore Carrara ha ribadito la propria posizione sulla necessità di armonizzare la 157 alle leggi europee. Le Regioni avranno modo di fare dei piani di prelievo – ha spiegato il senatore – dopo aver sentito il parere obbligatorio dell'Ispra. “In questo modo – ha dichiarato Carrara – l'Europa non può comminare delle sanzioni all'Italia perchè non ci sarà nessun contenzioso”.
Cruciale quindi il ruolo dell'Ispra, al quale verrebbe affidata la responsabilità, sempre che il parere diventi vincolante, di avallare i piani regionali. Ma la possibilità di cacciare a febbraio secondo Danilo Selvaggi non è contemplata dall'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, il quale avrebbe già relazionato a tutte le commissioni tecniche parlamentari, sull'impossibilità di ipotizzare un'apertura a febbraio per tutte le specie. “Da fine dicembre i cieli italiani sono autostrade della migrazione – ha osservato l'esponente della Lipu -. Qualora il limite di caccia venisse manomesso, il danno per la fauna migratoria sarebbe ingente”.
Una considerazione che non appartiene evidentemente ad altri paesi europei, dove si è diversamente stabilita questa possibilità e che corrisponde, secondo Carrara ad una pressione da parte delle associazioni protezionistiche nello stesso ente che non corrisponde al senso comune dei cittadini i quali “hanno scelto di escludere alle urne questo tipo di ambientalismo dal Parlamento”. Carrara propone il ripristino dell'Insf, come istituto specifico, sotto il controllo della Presidenza del Consiglio.
Per il presidente di Arcicaccia Osvaldo Veneziano gli attuali tempi di caccia sono un punto di riferimento e di equilibrio ottimo rispetto alle legislazioni vigenti, perchè il risultato di un accordo tra ambientalisti e cacciatori al tempo della formulazione della 157. La proposta sulla Comunitaria secondo Veneziano fa male all'attività venatoria perchè promuove uno scontro diretto tra le due parti contrapposte. Nel nostro paese queste pressioni, secondo Veneziano - “stanno creando le condizioni per un nuovo referendum, che sarebbe una iattura per l'ambiente, la fauna e l'attività venatoria”. Vai alla notizia A Porta a Porta le mille verità sulla caccia