“Il presidente della Lipu non può dire che la dinamica delle popolazioni degli uccelli, ma anche dei mammiferi, non sia in crescita”. Così Orsi ha ribattuto alle dichiarazioni di Giuliano Tallone che più volte a Porta a Porta ha portato l'attenzione dei telespettatori su una situazione di presunta sofferenza della fauna. “Il vero problema dell'applicazione della 157, cioè l'equilibrio tra danni e agricoltura è infatti saltato in molte regioni” ha spiegato Orsi ricordando le proteste degli agricoltori che molto spesso si trovano impossibilitati a portare avanti il proprio lavoro.
La caccia, quindi può e deve venire incontro a tali esigenze ma spesso è impossibilitata a farlo. La ragione fondamentale per cui si sono ridimensionati i cacciatori, ha ricordato il senatore, sta nel fatto che “la nostra non è più una società rurale ma cittadina”. "La caccia fa parte della tradizione delle nostre campagne - ha spiegato Orsi - la perdita di questo pezzo di societ�è una povertà per la nostra società, non possiamo pensare di vivere soltanto con i valori cittadini e di crescere i nostri figli senza spiegargli che il petto di pollo che hanno nel piatto una settimana prima sgambettava e qualcuno gli ha tirato il collo".
Il problema di mantenere la gente legata alle sue tradizioni e al vivere la natura, a proteggerla e a rispettarla, è un tema, secondo il senatore Orsi, legato anche all'attività venatoria. "La regolamentazione scientifica è importante - ha puntualizzato il senatore - ma non possiamo affrontarla come qualcuno fa, sotto il profilo etico. Io rispetto i non cacciatori ma rispetto un po' meno chi pensa che l'unico elemento della violenza dell'uomo nei confronti degli animali sia la caccia".
Tutto questo senza considerare che "abbiamo una produzione sovrabbondante di animali ai fini dell'alimentazione e facciamo sperpero di natura negli allevamenti". Peter Singer, il padre dell'animalismo mondiale, ha spiegato poi Orsi, ha scritto nella premessa del suo libro Liberazione animale: "se ciascuno uccidesse gli animali di cui si ciba, saremmo tutti vegetariani". Questo non è vero - ha sottolineato Orsi- perchè io sono cacciatore, mangio anche ciò che ammazzo", come fanno tutti i cacciatori tranquillamente. Insomma "tutti quelli che nel buon senso cittadino, pensano che il cacciatore sia un elemento di violenza alla natura, ma dimenticano che per il modo di essere di questa società si allevano milioni di polli in batteria, a cui si fa violenza spesso inutilmente".
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