“Abbiamo inviato alle nostre strutture territoriali il materiale cartaceo affinchè prendessero cognizione dell’aggravarsi del pensiero critico negativo diffusosi sulla materia caccia” così Osvaldo Veneziano risponde alle critiche ricevute da Mauro Proietti, che a titolo personale ha accusato l'associazione di fornire agli anticaccia gli argomenti per attaccare la categoria. La prova starebbe nel fatto che il Senatore Della Seta ha diramato in Parlamento una rassegna stampa fornita da Arcicaccia stessa in cui si evidenzia il tentativo di far saltare i limiti temporali della caccia.
“L'Arci Caccia, scrive Veneziano, è contro la censura e per la libertà di stampa e di comunicazione”. E ancora “i giornalisti sono portatori di “intelligenza critica cosa che appartiene, secondo noi, anche ai nostri rappresentanti in Parlamento e al Governo. Più difficile era un tempo nel “Parlamento delle corporazioni” o lo è laddove persistono regimi autoritari. Non vorremmo che l’Italia andasse in questa direzione”.
“La forza dei cittadini – vale anche per i cacciatori – deriva dalla consapevolezza dei limiti e delle positività che si possono mettere a disposizione della società. Solo così si è utili anche ad una categoria che è una minoranza. Di trucchi e di imbrogli che da 20 anni caratterizzano l’attività di imbonitori che, sul tema, “promettono il nulla”, ormai abbiamo una documentazione per riempire biblioteche”.
“Ve li ricordate – Veneziano si rivolge ai cacciatori - i “quaquaraqua” delle modifiche filo-cacciatori alla Direttiva Europea alle barzellette raccontate sulle ZPS, sui soldi agli ATC, ai ministri che promettono la caccia nei parchi, le “comunitarie”? Anni di menzogne che il “Presidente cacciatore”, invocato nelle Campagne Elettorali, ha regolarmente e saggiamente smentito così come ha fatto, in televisione e nei fatti, legiferando, l’onorevole Ministro Prestigiacomo”.
“Spero che presto avremo da offrire una rassegna stampa con altri equilibri più favorevoli alla buona caccia” conclude Veneziano.