Riceviamo e pubblichiamo:
Si aprirà con la presenza ed un saluto del presidente della Giunta regionale, Claudio Martini, la giornata di studio del gruppo dirigente di Federcaccia sulle nuove normative che regoleranno l’attività venatoria in Toscana in programma domani a partire dalle 10.30 all ‘Hotel Delta Florence di Calenzano.
Il Gruppo dirigente della principale associazione venatoria della nostra regione (rappresentativa di oltre il 50% dei cacciatori toscani) ha deciso di investire le migliori energie per tradurre rapidamente in azioni concrete le previsioni legislative “Le nuove norme regionali – ha spiegato il presidente della Federcaccia Toscana, Moreno Periccioli – costituiscono un passo avanti importante per la caccia, l’agricoltura, la gestione faunistica ed ambientale: frutto di un confronto serrato, il modello che ne esce detta regole condivise e risponde ad una esigenza diffusa di aggiornamento degli strumenti di governo della materia, inseriti adesso di diritto nel contesto della più generale pianificazione del territorio”. Tutto ciò è stato possibile perché in Toscana, sulla caccia, ha prevalso la discussione sulle cose da fare, mentre a Roma una maggioranza inconcludente ed una opposizione pregiudiziale non riescono a trovare un terreno comune per affrontare il tema della riforma della legge 157, una legge di 18 anni fa.
Adesso, ha proseguito Periccioli, “si apre la stagione altrettanto impegnativa della riscrittura dei regolamenti, per eliminare il vincolo di iscrizione a due soli Atc , garantire a tutti i cacciatori toscani la mobilità da appostamento senza l’onere della prenotazione, riordinare tutta la materia (dagli appostamenti alla gestione degli ungulati, dalle catture a fini di richiamo agli esami, e via dicendo) in coerenza con le novità legislative”.
“L’altra grande sfida è il Piano Faunistico Venatorio Regionale. Occorre iniziare subito a pensarlo ed a discuterne, sulla scorta del dettato e dello spirito della legge: cogenza del Piano, verifica dei risultati, effettività dei sistemi di premialità e sanzionatori”. “Siamo consapevoli – sostiene Periccioli – che una caccia sostenibile può avere riconoscimento oggi solo se è percepita come utile a finalità di interesse generale, come la tutela dell’ambiente e della fauna, la salvaguardia della biodiversità; la battaglia per il futuro della caccia si vince su questa via, chiedendo e sollecitando che siano scienza, conoscenza ed esperienza della buona gestione che indirizzino le scelte dei tempi e dei modi di un prelievo faunistico ecologicamente equilibrato: e noi da tempo siamo parte decisiva nella gestione. La sfida è continuare su questa strada, con coerenza e con pazienza; così riusciremo a costruire il futuro di questa nostra antica e grande passione”.
FEDERCACCIA TOSCANA