Con l'approvazione di un apposito ordine del giorno sul tema, il Consiglio comunale di Torino ha espresso la propria “netta contrariet�all’approvazione dell’art. 38 della legge Comunitaria e di ogni tentativo di caccia selvaggia" invitando la Camera dei deputati a respingere la norma al momento della votazione, in programma a marzo.
Con l’eventuale approvazione anche da parte della Camera, scrive Monica Cerutti (Sinistra e Libertà) che ha proposto il documento, “la stagione della caccia si estenderebbe anche nel mese di agosto (quando i piccoli uccelli sono ancora in dipendenza dai loro genitori e migliaia di persone sono in vacanza) e al mese di febbraio, durante il quale i migratori affrontano il viaggio verso il nord Europa, dove avviene la riproduzione”.
Da un'istituzione importante come il Consiglio comunale di una maggiori città italiane ci si aspetterebbe che riservasse ogni dovuta attenzione ad una questione che riguarda centinaia di migliaia di cittadini in tutta Italia, evitando per esempio di utilizzare la stessa terminologia sensazionalista, del tutto fuori dalla realtà, proposta da giornali e tv imboccati spesso dai movimenti anticaccia. A questo purtroppo si è ridotta la politica.