Simone Marafioti è un cacciatore giovanissimo e un promettente artista. Nato a Genova nel 1986, scopre fin da bambino le passioni per l'arte figurativa e per la caccia grazie soprattutto al padre cacciatore e alle tradizioni rurali trasmesse in famiglia. Ad iniziarlo alla pittura sono proprio le immagini di un vecchio calendario di Diana e le copertine di Roberto Lemmi copiate innumerevoli volte.
Simone ha una personale idea dell'arte, fuori da canoni classici. “Vivo la pittura solo come un modo per trasmettere le mie emozioni – dice - buone o cattive esse siano. Il mio stile consiste solo nel dare un protagonista alla scena”. Caccia e arte per Simone sono inscindibili. “L'arte della caccia”, è infatti il nome del gruppo che ha creato su facebook, per condividere le suggestioni vissute tra colline di vigneti e boschi nelle zone del Roero dove, dice "mi piace passare le giornate accompagnato dal mio cane e dal mio mollone in cal. 20 che ormai ha preso il posto d’onore in rastrelliera, sorpassando i “cugini” più moderni e di calibro superiore”.
Roberto Lemmi è tuttora un modello per questo giovane artista che sogna di riuscire a trasmettere a cacciatori e non "le sensazioni e la magia della caccia”, come è riuscito a fare il grande pittore naturalista.
“Dipingere per Simone è molto più che una passione – dice di lui l'amico Germano Schirano, già Amico di BigHunter - è come vivere gli stessi momenti legati alla caccia. Ha un modo di immettere con i colori la luce, facendo prendere forma alla selvaggina in nature morte molto suggestive, trasmettendo ricordi di ritorni di caccia a chi osserva i suoi quadri. In particolar modo riesce a dare in un gioco di colori con una straordinaria vivacità e delicatezza di tocco, le linee naturali del sottobosco con la beccaccia in volo ed i chiari di palude con un beccaccino pronto a scattare frullando alla ferma del cane.
Si sa la caccia ha sottolineato nei secoli uomini che sia con la scrittura che con l’ arte figurata sono riusciti a trasmettere i momenti e le atmosfere magiche, Simone con le sue pennellate così dirette fa risaltare in tutto il suo libero ed esaltante stile il mondo venatorio, tanto bisognoso di ritrovare persone che conoscono le vere dimensioni in un contesto ambientalistico che nessuno meglio di noi conosce. Sempre così Simone la caccia è anche questa dipinta è vissuta in tutte le sue forme”.