“Abbiamo l'opportunità di dimostrare (anche ai nostri politici italiani di qualunque colore o tendenza) che la nostra passione è saldata da compattezza ed altruismo nel momento in cui una o più categorie del nostro mondo si sentono mortificate o mutilate, nell'essenza della pratica della propria passione, da una normativa certamente superata e logorata”.
Così Roberto Basso, direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Jesolo, nonché autore e organizzatore di diversi eventi fieristici per la promozione della cultura venatoria (come la riuscitissima mostra scambio del collezionismo venatorio di Jesolo), interviene a pochi giorni dalla manifestazione nazionale di Roma invitando i cacciatori italiani a partecipare a quella che definisce “un'opportunità importante” da non sottovalutare.
Considerato che “meno saremo e meno conteremo nell'immediato futuro” e che tra i tesserati italiani delle associazioni venatorie vi sono tutte le preziose componenti date da chi pratica cacce specialistiche, “com'è possibile – si chiede Basso - che la principale associazione venatoria nazionale [...] non senta la responsabilità e il senso di dovere di rappresentare tutti i suoi tesserati e nel modo più aperto e democratico possibile?”
Secondo Basso in pericolo non vi è solo la caccia ma anche “qualcosa di ben più importante e profondo come la ruralità e tutte le attività legate all'aria aperta”, dimenticate dal mondo politico.
Occorre quindi più che mai ritrovare l'unità al fine di evitare un progressivo indebolimento se non addirittura la disfatta.
“La manifestazione di Roma – sottolinea Basso - è importante non solo per le proposte di modifica alla 157, che potranno a qualcuno sembrare non così importanti come per altri, ma perché deve dimostrare prima di tutto che ci siamo e non siamo più disposti a subire restrizioni, umiliazioni ed insulti da chi non conosce minimamente l'eclettico nostro mondo e cultura, che è fatta certamente di prelievi, ma anche di capace e responsabile gestione”.
“Io a Roma ci sarò – ribadisce in conclusione Basso appellandosi ai cacciatori ancora indecisi - indipendentemente se condivido o non condivido le modifiche alla 157, perchè credo fermamente che tramite lo strumento di questa modifica si dimostrerà che c'è la possibilità di cambiamento e che non si debba sempre solo accettare mortificanti restrizioni, e che il nostro mondo sulle cose serie ed importanti come questa, indipendentemente dall'opinione o condizionamento dato da alcuni presidenti o consiglieri di questa o quella associazione, sa reagire e fare squadra”.
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