Oltre 500 cacciatori beccacciai hanno partecipato al convegno Beccaccia in Europa: biologia, ecologia, caccia ragionata e durevole, tanto che gli organizzatori hanno dovuto piazzare un maxischermo esterno per gli oltre 250 cacciatori che non sono riusciti ad entrare nella sala del Palazzo Comunale di Borgo di Servigliano (Fermo) che già ne conteneva altrettanti.
Un successo che dà la dimensione dell'interesse attorno alla cultura venatoria italiana che sempre di più cerca di superare le sfide di una caccia sostenibile ed europea.
Il simposio, organizzato dalla Regione Marche, dall'Atc “Firmano-Sibillini” con la collaborazione del Club della Beccaccia ha visto la partecipazione di importanti personaggi di calibro internazionale come il Responsabile francese della sez. Beccaccia dell'Istituto Caccia e Fauna C. Fadat, che ha riferito delle metodologie di ricerca “age-ratio” e più in particolare gli effetti delle aree di rispetto-alternato a caccia controllata - sui flussi e reflussi degli individui adulti e giovani migranti o J.P. Boidot ( Presidente della Federazione delle Assocciazioni Beccacciaie d’Europa – FANBPO) che ha elencato ed analizzato Paese per Paese la situazione ed i dettagli delle regole e normative e relativi dati di prelievo venatorio nei vari Paesi Europei.
Da sottolineare anche l'intervento di M.Panzacchi ( Vicepresidente FANBPO e Presidente “Progetto Vormsi”) che ha riportato l’esperienza del Club della Beccaccia sull’isola di Vormsi (Estonia) sottolineando l’importanza delle ricerche specifiche condotte sui terreni di pastura ( densità dei vermi) e di Felipe Diez Carriles (Spagna) il quale dopo una disamina critica delle normative e prelievo nelle varie Regioni Spagnole ( con particolare riguardo alle Regioni Basche e Sub-Pirenaiche ) , ha riferito i dettagli dell’esperienza “basca” circa la Radio-Telemetria Satellitare tale da porsi come punta di diamante nel futuro della Ricerca in Europa .
A portare l'esperienza sul suolo italiano è stato il presidente del Club della Beccaccia Silvio Spanò il quale ha illustrato le vie migratorie in Europa e relative sedi di nidificazione e svernamento, il responsabile Ispra S. Toso che ha ripercorso le motivazioni delle Linee Guida espresse da ISPRA il 23 Dicembre 2009 e infine il dott. Uriano Meconi (Regione Marche) che ha saputo cogliere in questa Relazione lo spunto e l’opportunità di promuovere un similare Progetto di Ricerca inter-Regionale per lo studio della Migrazione in Centro-Italia : stimolato in discussione , il dott.Meconi ha confermato questa proposizione ed impegno , il che –a nostro avviso- rappresenta sul piano “scientifico” il miglior risultato “futuribile” di tutto il Simposio e Convegno di Servigliano .
Nonostante il successo dell'inziativa, è stato sottolineato come manchi ancora una incisiva esposizione scientifica e un percorso scientifico propositivo. Sul piano del prelievo sostenibile è emersa una grande confusione e difformità di dati circa calendari, prelievi, controlli, habitat rispetto alle varie nazioni, impossibile dunque sarebbe per ora trovare un accordo uniforme tra le varie nazioni.
"Ci è sembrato essere assente il “carisma scientifico” globale che è invece necessario al Legislatore per procedere a corretti interventi normativi in Europa ed in Italia” scrive nel suo resoconto Enrico Cavina, de La beccaccia scientifica (www.labeccacciascientifica.it).