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poche ore dalla manifestazione per la cultura rurale a Roma per le schiere anticaccia del Pdl è intervenuta l'onorevole - ex attrice - Fiorella Ceccacci Rubino, che in nome del gruppo parlamentare Diritti degli Animali Popolo della Libertà di cui fa parte, ha dichiarato: "la cultura rurale va sostenuta in altro modo non certamente modificando la legge 157/92 sulla caccia".
Secondo l'onorevole “le associazioni venatorie hanno utilizzato un titolo improprio per la loro manifestazione” per camuffare l'intenzione di spingere il Governo a prendere una posizione “affinché le loro tesi volte a deregolamentare la caccia trovino accoglienza”, cosa che - spiega l'onorevole Ceccacci Rubino - non accadrà “perché nello stesso Governo e nella sua stessa maggioranza parlamentare sono tanti coloro che si oppongono ad un ampliamento della stagione venatoria e delle specie cacciabili e alla possibilità che anche i minorenni possano essere autorizzati ad imbracciare un fucile".
Le proposte di modifica della 157 per l'esponente del Pdl rischiano viceversa di “essere un danno e una minaccia per il mondo rurale". Infatti – continua ancora - "dopo le elezioni regionali, tornerà alla Camera dei deputati la legge comunitaria 2009 dove è presente la tanto contestata norma che estende il periodo della stagione venatoria su cui daremo battaglia. Spero che si arrivi una volte per tutte a comprendere che l’attuale normativa sulla caccia è migliorabile solo in senso restrittivo, e questo è quanto l’Europa ci chiede per una migliore protezione della fauna selvatica. Insistere con modifiche non concordate con le associazioni animaliste non potrà – conclude Ceccacci Rubino – che portare nuovamente a quella conflittualità e tensione sociale che pensavamo dimenticate per sempre”.