La manifestazione di questa mattina ha rimarcato il sostegno del mondo rurale alle modifiche della 157 con la richiesta di "
equiparare la normativa italiana a quella europea dal momento che
noi, in assoluto, continuiamo a avere la normativa piu' inadeguata rispetto a altri paesi europei'''. Lo ha ribadito l'europarlamentare
Sergio Berlato intervenuto con il Senatore
Franco Orsi e il Senatore
Valerio Carrara alla conferenza stampa conclusiva della mobilitazione.
Orsi ha sottolineato che l'esame del disegno di legge di modifica della 157 con i 1.500 emendamenti, procede ''molto lentamente in commissione Ambiente al Senato. ''Applicare i principi Ue non significa cacciare di piu' ma avere un prelievo venatorio migliore'' pensando a una diversificazione delle specie cacciabili in base al ciclo, ai periodi e alle regioni sempre con ''l'applicazione del supporto scientifico''.
La legge Comunitaria - ha osservato Berlato - serve a ''portare flessibilita' dei calendari e non a una deregulation e alla caccia no limits, pensando a a gestire le specie sulla base delle esigenze di conservazione, svolgendo una funzione regolatrice'': rispetto alla modifica della 157, la proposta all'esame della commissione apre ''dalla terza decade di agosto alla terza di febbraio''
I rappresentanti dei cacciatori hanno inoltre placato i toni in merito alle ipotesi di sottoporre l'abrogazione della caccia alle urne. ''Non temiamo il Referendum, e' solo una minaccia'' che finora ha sempre perso" ha detto Berlato. ''Mentre noi non cerchiamo lo scontro - aggiunge Berlato - c'e' chi lo cerca. La minaccia del Referendum e' supportata da chi dice che l'80% dell'opinione pubblica e' contraria'' all'attivita' venatoria. All'opinione pubblica, spiega l'europarlamentare, ''interessa di piu' sapere che queste tematiche vengano gestite con razionalita': il nostro obiettivo e' la gestione, garantire l'equilibrio tra specie animali e per le colture''.
Secondo Berlato la proposta referendaria arriva ''da partiti che dicono di rappresentare la maggioranza dei cittadini - su questo argomento - e poi alle urne non riescono neanche a entrare in Parlamento''.
(ANSA)