“I cacciatori non si prestano alle strumentalizzazioni e non credono più agli specchietti per le allodole” così Arcicaccia commenta l'esito della manifestazione di ieri. “Non vogliamo entrare nella polemica dei numeri – continua il comunicato dell'associazione venatoria - ma sfidiamo chiunque a parlare di Manifestazione imponente. La realtà è che i cacciatori di tutte le Associazioni sono nella stragrande maggioranza rimasti a casa e hanno fatto bene”.
Secondo Arcicaccia si è trattata di una mossa elettorale da parte di "qualcuno che arbitrariamente vuole appropriarsi della ruralità”. “Lo hanno capito bene quanti amano davvero le nostre campagne – sottolinea Arcicaccia.
L'associazione accusa il Pdl: “preoccupati di non essere più credibili – si legge nella nota - non hanno uno, ma ben due Responsabili Caccia: “Speciale Offerta Elezioni”. Nel contempo dal centrodestra, forti e chiare, si levano le voci degli anticaccia del PdL che sconfessano il Partito dei Cacciatori della destra”.
Arcicaccia chiede dunque al Presidente Berlusconi di chiarificare qual'è la vera posizione del Pdl. “Sono tre Legislature che, ragionevolmente non ha toccato la legge sulla caccia ma allora tolga gli “zimbelli” politici ai quali da credito solo il Presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che ripropone demagogicamente un referendum già perso, e qualche “disperato” Presidente di Associazione venatoria che andrebbe interdetto alla caccia non essendo in grado neppure di “censire” i presenti in piazza”.