Oltre 10 mila cacciatori, a detta di Bruno Modugno, hanno deciso di scendere in piazza per ribadire il proprio impegno a favore della caccia, della ruralità e a sostegno delle modifiche alla 157.
“Alla manifestazione, organizzata dalla Confavi e sostenuta dal CPA e dalla Libera Caccia, non hanno aderito le altre associazioni venatorie nazionali. - scrive Modugno -. Il mondo venatorio, che avrebbe voluto mostrare i muscoli, si è così presentato all’opinione pubblica assai diviso in un momento in cui, come è già accaduto con successo nel passato, è più che mai necessaria una comunità di intenti e di azioni politiche e popolari”.
Secondo il giornalista “è un peccato che le associazioni venatorie non riescano a trovare l’accordo per un’azione comune proprio in un momento in cui, da più parti, si rinnovano i tentativi di limitare la caccia o addirittura di cancellarla con nuovo referendum abrogativo. Quanto temevamo e che da tempo avevamo previsto, si sta avverando. Il referendum per l’abrogazione dell’articolo 842 del codice civile sta uscendo dalla fase di progetto e proprio nei giorni scorsi il presidente dei Verdi ha addirittura annunciato un’iniziativa tendente a mettere la caccia fuori legge”.