“Dietro ai reiterati tentativi di modificare la legge 157/92, attraverso la legge Comunitaria 2009, non c'e' alcuna intenzione di rispondere alle procedure di infrazione europee ma solo il tentativo di allungare la stagione di caccia, lanciando messaggi strumentali utili alla campagna elettorale tra i cacciatori''. Così le associazioni ambientaliste Amici della Terra, Animalisti italiani, Associazione Vittime della caccia, Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, No alla caccia, Vas, Wwf Italia commentano la proposta di modificare la stagione venatoria dalla terza decade di agosto alla terza decade di febbraio, presentata oltre che dall'onorevole Pini (Lega Nord) anche da Biava e Rossi (Pdl).
Insomma secondo le associazioni questo dimostrerebbe che nelle istanze in Parlamento non c'è “nessun sincero proposito di rispondere alle procedure di infrazione”, che invece chiederebbero “la riduzione della caccia sotto il profilo delle deroghe e dei periodi di riproduzione e migrazione degli uccelli selvatici”.
Per gli ambientalisti si tratta solo di un “gioco scorretto di chi, non riuscendo a cambiare la legge nazionale dalla ''porta'' del testo Orsi, ci prova dalla 'finestra' della legge Comunitaria”.
Ma se, come ricordano le associazioni, per il regolamento della legge Comunitaria alla Camera gli emendamenti di cui sopra risulteranno inammissibili, così come lo stesso articolo 43, non si capisce allora perchè se la prendano tanto, soprattutto considerato che, parlando di correttezza, si dovrebbero ricordare della vergognosa campagna di delegittimazione finora condotta contro la caccia e del fatto che spesso hanno consapevolmente contribuito ad inasprire il dibattito su questi temi al punto di evocare lo spettro dell'abolizione della caccia.